Tre pettorali rossi sono... dipinti di azzurro: come un anno fa, quando Brignone non ne aveva neppure uno

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Tre pettorali rossi sono... dipinti di azzurro: come un anno fa, quando Brignone non ne aveva neppure uno

Sofia Goggia e Federica Brignone guidano le classifiche di specialità in CdM dalla discesa al gigante: a fine 2022 era lo stesso per la bergamasca, per Curtoni in super-g e Bassino tra le porte larghe. Tutto il resto se lo prende Shiffrin che è l'unico, enorme (e forse insormontabile) vero ostacolo per la generale. Da Huetter a Gut-Behrami e la stessa Mikaela in GS, le rivali per le singole sfere di cristallo sono comunque tante.

Mikaela Shiffrin è la strafavorita per la sesta Coppa del Mondo assoluta della carriera, è evidente con una fuoriclasse inimitabile che ha già messo assieme 900 punti in appena 13 gare disputate (ha saltato la discesa di Val d'Isère), con cinque vittorie e un margine già di 263 lunghezze rispetto a Brignone, l'unica che sta provando a tenerne il ritmo.

Se dobbiamo indicare però le favorite per la seconda e terza piazza della generale, considerando calendario (che dopo Kranjska Gora sarà decisamente negativo per Petra Vlhova, ad esempio) e stato di forma delle contendenti, i nomi di Federica Brignone e Sofia Goggia sono in cima al cartellone. Solo la superstar del Colorado sta realmente contrastando una Valanga Rosa da record, ma se la seconda sfera di cristallo della storia per il movimento femminile italiano, dopo quella del 2020 a firma Brignone, risulta lontana finchè Shiffrin continuerà a tenere questo passo (e potrà permettersi comunque di saltare varie gare gestendo il calendario come ogni inverno), le soddisfazioni potrebbero arrivare dalle graduatorie di specialità.

Esattamente come a fine 2022 dopo la tappa di Sankt Moritz, 3 pettorali rossi su 4 sono in mano, o meglio sulle spalle delle azzurre: un anno fa, li indossavano tre diverse atlete, con Sofia Goggia leader in discesa e che arriverà diretta sino alla sua quarta sfera di cristallo, Elena Curtoni davanti a tutte in super-g, prima della beffa alle finali per la valtellinese (con il trofeo a Gut-Behrami piegando Brignone), e Marta Bassino che vincendo a Sestriere volò in vetta al gigante, poi dominato in lungo e in largo da Shiffrin con una serie pazzesca.

E pensare che Federica Brignone, che tra novembre e dicembre visse un periodo all'opposto di quello splendido di questo avvio di 2023/24, non era in testa ad alcuna classifica. Ora, invece, la fuoriclasse di La Salle si è presa il pettorale rosso in gigante col 2° posto di Lienz ed è alle spalle di Sofia Goggia in super-g, con la campionessa olimpica di discesa che guida pure nella “sua” disciplina.

Quali chances per arrivare sino in fondo? In gigante siamo già quasi a metà del cammino (5 gare disputate su 11 totali), Brignone ha 35 pt da difendere su Gut-Behrami e 80 su Shiffrin, mentre Vlhova già ne paga 153 e Hector 168, difficile pensare che la slovacca e la svedese possano contrastare le tre in lotta. Di super-g invece ne abbiamo visti appena 2 su 11 e qui potrà accadere di tutto: Goggia si trova a +15 su Brignone (le due stelle azzurre hanno vinto nei due appuntamenti di St. Moritz e Val d'Isère), Huetter a -30 dalla vetta, poi Kajsa Vickhoff Lie a 67 punti dalla bergamasca con Gut-Behrami che invece ne deve recuperare un centinaio e Shiffrin 110. Per la statunitense, la chiave è capire se farà le due gare di specialità a Zauchensee.

E in discesa? Goggia è la netta favorita (due gare su dieci sinora, non ce ne saranno più dodici con le cancellazioni di Zermatt-Cervinia): pur non avendo ancora esultato in stagione, Sofia è già davanti con 17 pt sull'iridata Flury, in trionfo sulla Oreiller-Killy nell'ultima sfida, ma potrebbe essere Conny Huetter, attualmente a -20 e capace di grande costanza nelle prime quattro prove stagionali della velocità, la vera avversaria della detentrice del trofeo considerando che Shiffrin (sempre lei...), che ha vinto l'unica discesa disputata a St. Moritz, salterà parecchi appuntamenti della disciplina regina.

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