Venti giorni di sci a giugno e credere nella polivalenza: così Brignone vuole costruire un altro sogno

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Alberto Guru Salvaterra

Sci Alpinola campionessa azzurra

Venti giorni di sci a giugno e credere nella polivalenza: così Brignone vuole costruire un altro sogno

La vincitrice della Coppa del Mondo sta svolgendo un lavoro completo allo Stelvio. Continuerà a centellinare lo slalom e in discesa si butterà senza remore.

Ventuno giorni, divisi in due blocchi con i primi quattordici nelle due settimane iniziali di giugno, e gli ultimi sette che termineranno il 30 del mese, dopo essere tornate sulla neve mercoledì scorso.

Il menu del gruppo élite femminile è anche quello di una Federica Brignone che ha tanta voglia, e al tempo stesso necessità dopo aver perso tutti i test primaverili, di mettere parecchi giorni di sci nelle gambe in questo periodo; un lavoro completo quello effettuato sulle nevi dello Stelvio, mettendoci anche un po' di parallelo e slalom.

Anche dalle gare tra i pali stretti passerà la difesa della sfera di cristallo, ma come nella stagione 2019/2020, la scelta sarà quella di dedicarsi solo a qualche slalom, quando abbinato al gigante del giorno precedente, puntando invece a fare nuovamente benissimo nella velocità. Ormai la valdostana è una certezza anche in discesa e l'ha dimostrato in più contesti di gara, basti pensare al primo successo della carriera nella disciplina sfiorato a Garmisch (solo una grande Rebensburg glielo impedì) dopo i due podi di Bansko; se lo scorso anno aveva saltato le prime due gare veloci di Lake Louise (disputando invece il super-g domenicale), è verosimile che si possa optare per gareggiare già nell'opening canadese, anche se molto dipenderà dalla qualità degli allenamenti precedenti.

Sì, perchè tra agosto sui ghiacciai alpini (Zermatt in primis) e l'avvicinamento a Soelden, mancherà la gran mole di “giri” da poter effettuare a Ushuaia, visto che le azzurre non voleranno in Sudamerica. Al contempo, non possono che esserci dubbi anche sulla trasferta nordamericana, con le due settimane di training a Copper Mountain prima delle gare tecniche di Killington e, appunto, il trittico della velocità a Lake Louise.

Ad ogni modo, la strada è tracciata e sarà la polivalenza, nel senso di dedicarsi al 100% dal gigante alla discesa (con la combinata e i paralleli che rappresentano punti di forza, eccome, per la 29enne di La Salle), a risultare ancora determinante per Federica nella lotta che, presumibilmente, la vedrà di nuovo incrociare le lamine con Shiffrin, Vlhova e chissà anche le altre due azzurre assieme alle quali compone il trio delle meraviglie...

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