"Abbiamo realizzato il nostro sogno d'infanzia, è pazzesco": tutta l'emozione dei "gemelli" Braathen e McGrath

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"Abbiamo realizzato il nostro sogno d'infanzia, è pazzesco": tutta l'emozione dei "gemelli" Braathen e McGrath

La doppietta dei classe 2000 scandinavi nello slalom di Adelboden è davvero speciale per tanti motivi, nel luogo dove si erano infortunati due anni fa. La Norvegia, anche senza Kristoffersen, domina tra i pali stretti con 7 successi nelle ultime 8 gare.

La sfida tra i pali stretti sulla Chuenisbargli ha regalato mille emozioni e colpi di scena, a cominciare dall'errore del grande favorito, Henrik Kristoffersen, in avvio di una prima manche dello slalom di Adelboden che da quel momento è cambiato e, forse, si era aperto anche alla possibilità che ci fosse un'altra bandiera rispetto a quella norvegese in cima alla classifica.

Ci hanno pensato i fenomenali ventiduenni di casa scandinava, Lucas Braathen e Atle Lie McGrath, a mettere a posto le cose senza il “capitano”, con Pinheiro al terzo trionfo stagionale per riprendersi pure il pettorale rosso, e il figlio d'arte secondo per il primo podio di questo 2022/23 che, per ALM, era cominciato davvero male dopo aver chiuso l'annata precedente con la sua seconda vittoria, quella nello slalom delle finali di Courchevel Méribel.

Nati a due giorni di distanza, Lucas il 19 aprile 2000 e Atle il 21 di quello stesso mese, i “gemelli” dello sci mondiale hanno sempre vissuto in simbiosi, una fortissima amicizia cementata anche dai momenti più duri, come quello di due anni fa quando, proprio ad Adelboden, entrambi si infortunarono al ginocchio nell'arco di poche ore, tra la prima e la seconda manche di un gigante maledetto.

Proprio nel tempio svizzero, si sono regalati una doppietta che potrebbe essere solo la prima di una serie, considerato l'enorme talento, ma anche il carattere di questi due ragazzi che hanno permesso alla Norvegia di conquistare il settimo degli ultimi slalom di CdM disputati, con 3 vittorie di Kristoffersen e 2 a testa per Braathen e McGrath. E pensare che la serie si è fermata solo a Campiglio, quando Kristoffersen ha comunque concluso secondo ad appena 8 centesimi da Yule...

E anche se la classifica di specialità vede Feller lì, a soli 9 punti da Braathen e davanti a Kristoffersen (ora a -30 dal connazionale), questa squadra incredibile sta davvero dominando e anche nelle prossime classiche di gennaio partirà in cima ai pronostici. “Abbiamo coronato il nostro sogno d'infanzia, primo e secondo qui, ad Adelboden”, le parole in coro, ai microfoni dell'ORF nel post gara, di Braathen e McGrath.

Emozione e consapevolezza di poter scrivere la storia dello sci, nelle discipline tecniche (e magari non solo, vi ricordate il super-g di Beaver Creek?), per il prossimo decennio.

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