Aksel Lund Svindal, la parabola agonistica di un grande campione

Aksel Lund Svindal, la parabola agonistica di un grande campione
Info foto

Getty Images

Sci AlpinoSci alpino maschile

Aksel Lund Svindal, la parabola agonistica di un grande campione

Doverosa celebrazione della carriera e del palmares di Aksel Lund Svindal, uno degli sciatori più vincenti di tutti i tempi.

Nato il 26 dicembre 1982 a Lorenskog e originario di Kjeller, Contea di Akershus, a circa 25 km dalla capitale norvegese Oslo, Aksel Lund Svindal partecipa alle prime gare FIS a 16 anni, guarda caso a Are, nel 1999, in Coppa Europa ha esordito il 29 novembre 2000 in gigante a Levi, nel circuito continentale ha vinto 5 gare, tutte nella stagione 2002-2003, finendo terzo nella generale e primo, udite udite, in quella di slalom. Ha partecipato a tre edizioni dei Mondiali juniores, nell’ultima, quella del 2002 a Tarvisio e Sella Nevea, è oro in combinata, argento in superG e bronzo in discesa e slalom.

Il 20 dicembre dello stesso anno è sesto nel superG della Val Gardena, primo dei suoi 181 piazzamenti nei primi dieci in Coppa del Mondo, in cui ha debuttato il 28 ottobre del 2001 nel gigante di Soelden. Il suo primo podio è datato 26 gennaio 2003, secondo in combinata a Kitzbuehel, mentre per la sua prima vittoria deve aspettare fino al 27 novembre 2005 nel superG di Lake Louise, località dove vincerà 8 gare totali, 2 discese e 6 superG. Inutile dire che, oltre a essere stato un grande polivalente negli anni giovanili trasformatosi poi essenzialmente in velocista, Svindal è stato uno dei più grandi sciatori della storia e di gran lunga il più vincente tra i norvegesi.

Aksel si è portato a casa due Coppe del Mondo generali nel 2007 e nel 2009 finendo secondo nella classifica finale nel 2006, 2013 e 2014 e terzo nel 2012 e 2018, e in bacheca ha anche 2 trofei di discesa (2013 e 2014), 5 di superG (2006, 2009, 2012, 2013 e 2014) e una di gigante e combinata entrambe nel 2007, per un totale di 11 sfere di cristallo assolute o di specialità. Ha vinto 36 gare di Coppa del Mondo (settimo plurivittorioso di sempre ex-aequo con Benjamin Raich), 14 discese, 17 superG (secondo di sempre dopo Hermann Maier), 4 giganti e 1 combinata, mentre i suoi podi totali in Coppa sono 80.

Prima di quella in svolgimento a Are ha partecipato a sette edizioni dei Mondiali vincendo l’argento in combinata a Bormio 2005, l’oro in discesa e gigante a Are 2007, l’oro in combinata e il bronzo in superG a Val d’sere 2009, l’oro in combinata a Garmisch-Partenkirchen 2011 e l’oro (il quinto!) in discesa e il bronzo in superG a Schladming 2013. Anche alle Olimpiadi ha fatto incetta di medaglie specialmente a Vancouver 2010, dove è stato oro in superG, argento in discesa e il bronzo in gigante, mentre a PyeongChang 2018 ha vinto il tanto sospirato oro a cinque cerchi in discesa.

Ma la carriera di Aksel è stata piena di gravi infortuni. Il più spaventoso è quello del 27 novembre 2007 quando, all’apice della carriera, nella prima prova di Beaver Creek cadde rovinosamente dal salto del Golden Eagle atterrando di schiena e di testa, all’ospedale gli furono diagnosticate fratture facciali e una lacerazione di 15 centimetri tra inguine e area addominale. La stagione successiva tornò e vinse nuovamente la sfera di cristallo, ma non raggiunse mai più i livelli di dominio sul resto dello sci mondiale che aveva prima dell’incidente. La rottura del tendine d’Achille nell’ottobre del 2014 lo costrinse a disputare solo le gare dei Mondiali di Vail/Beaver Creek, dove fu sesto sia in discesa sia in superG.

Infine il 23 gennaio 2016, il giorno dopo aver vinto la sua settima gara stagionale nel superG, nella discesa di Kitzbuehel all’Hausbergkante si frantumò il ginocchio destro, che da allora non ha mai smesso di dargli problemi e che lo ha costretto a centellinare i suoi impegni e soprattutto a saltare quasi tutta la stagione 2016-2017, malgrado questo ha vinto ancora 4 gare di Coppa del Mondo, ma soprattutto il suddetto oro olimpico in discesa. Quest’inverno è riuscito a vincere la sua settima gara in Val Gardena, la quinta in superG oltre a due discese, questa vittoria è stato anche il suo ultimo podio in Coppa, manifestazione nella quale ha disputato la sua 386a e ultima gara, la discesa di Wengen, nella quale si è piazzato quarto. Il weekend successivo è stato costretto a saltare Kitzbuehel e a rinunciare definitivamente al sogno di vincere la discesa sulla Streif.

Dulcis in fundo, i Mondiali di Are, la località che 12 anni fa lo consacrò più forte sciatore del mondo e dove ha partecipato alla sua ottava rassegna iridata: dopo il sedicesimo posto in superG ha artigliato un argento in discesa che sa di miracolo, che fa capire quanto poca influenza abbiano i suoi acciacchi sul suo rendimento nei momenti topici di una stagione e che fa salire in modo definitivo il suo palmares di medaglie iridate a 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Pur essendo uno degli atleti più attraenti (almeno a quanto dicono le donne) del Circo Bianco non ha mai dato adito a storie di gossip ma per qualche anno è stato fidanzato ufficialmente con la collega statunitense Julia Mancuso. Buona vita Aksel, ci mancherai.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
1k
Consensi sui social

SCARPONI, SCELTI DAI LETTORI

Prezzi Head raptor 120 s rs

MAXISPORT

HEAD - raptor 120 s rs

287.95 €

gli scarponi da sci head raptor 120 s rs sono parte integrante dell' iconica linea head raptor che presenta prodotti realizzati con le migliori...