Il 22enne belga, che a Zagabria ha eguagliato il miglior risultato nella storia del suo paese con il 5° posto, esattamente 3 anni fa si distrusse la gamba sinistra ad Adelboden. Ora la rinascita è definitiva, con i complimenti dello stesso Jacques Theolier.
Della sua storia ne abbiamo parlato a più riprese, da quando lo scorso agosto è tornato a gareggiare nell'Australian New Zealand Cup a quasi 1000 giorni da quella mattina ad Adelboden che sembrava aver spezzato definitivamente il sogno di un predestinato.
A costo di apparire noiosi, ma non possiamo fare altrimenti dopo lo straordinario 5° posto ottenuto domenica nello slalom di Zagabria, eccoci di nuovo a raccontare ciò che ha combinato Armand Marchant, il 22enne vallone sempre più nella storia del suo paese; il ragazzo di Thimister-Clermont, alle porte di Liegi, cresciuto agonisticamente in Francia alla scuola di Raphael Burtin, ha eguagliato il miglior risultato di sempre per il Belgio dello sci, che risaliva al 5° posto colto da Henri Mollin nella combinata del febbraio 1981 a Sankt Anton.
L'impresa, però, è tale se si pensa a ciò che ha dovuto superare Marchant, un fenomeno fermato solo dalla sfortuna e con prospettive ben più ampie in slalom, ma pronto anche a cimentarsi in gigante e soprattutto in combinata, sulla quale punta molto; l'11 dicembre 2016, a soli 18 anni (ne avrebbe compiuti 19 tre giorni più tardi), Armand aveva ottenuto i primi punti della carriera con il 18° posto nello slalom di Val d'Isère, prima di incontrare il destino sulla sua strada poche settimane più tardi ad Adelboden.
Il 7 gennaio 2017, il muro finale della Chuenisbargli affrontato nella 1^ manche del gigante, gli presentò un conto salatissimo: una sollecitazione troppo forte per la sua gamba sinistra gli procurò un infortunio semplicemente devastante, con frattura del piatto tibiale, dei crociati e del menisco di un ginocchio che i medici definirono in condizioni “mai viste”.
Servirono sette operazioni, un calvario che sembrava non aver mai fine, quasi due anni interi senza poter mettere neppure gli sci per un giro da turista, sino a quando la voglia e il sacrificio in palestra, giorno dopo giorno, ha portato Marchant a trovare, dalla scorsa primavera, le sensazioni giuste per provare a fare di nuovo sul serio. In estate il viaggio in Nuova Zelanda, pagato a sue spese e con una piattaforma di crowdfunding che ha permesso a chiunque volesse farlo di aiutarlo nella sua avventura, i primi podi in Australian New Zealand Cup e la decisione, già presa a settembre, di tornare in Coppa del Mondo a Levi.
All'esordio è subito qualifica, per accontentarsi del 28° posto finale, poi di nuovo a Val d'Isère, tre anni dopo il risultato che lo fece scoprire al mondo, il destino ha voluto che arrivasse lo stesso 18° posto e quei 13 punti raccolti come quella prima volta. Zagabria è stata semplicemente la consacrazione di un talento enorme, capace sulla Sljeme di firmare nettamente il miglior tempo nella 2^ manche, con 46 centesimi sul grandioso Alex Vinatzer visto domenica, per un 5° posto a due decimi dal podio dello stesso azzurro e a meno di mezzo secondo dal vincitore Noel.
Con i complimenti arrivati, nella serata di ieri, dallo stesso Jacques Theolier che ben conosce la meravigliosa storia di questo ragazzo così speciale: “E se avessi fatto meglio la 1^ manche, quel podio me lo sarei potuto giocare – ha confessato nel post gara ai media belgi il buon Marchant – Va benissimo così, ci mancherebbe altro, ma ora posso dire di avvicinarmi al livello che sognavo.
Dall'inizio della stagione, ho sempre gestito le mie manches senza andare al 100%. La pista qui era perfetta e sono stato in grado di esprimere il mio sci al massimo. E' una grande emozione, dopo tutto quello che ho passato”.
La strada è stata tutta in salita, ma Armand non ha voglia di guardarsi alle spalle: “Devo mantenere lo stesso spirito e a fine stagione faremo i conti dei risultati. Ho fatto un passo molto grande con una manche importante, ora l'obiettivo è farne due allo stesso livello. E un altro obiettivo è migliorare il mio pettorale di partenza (a Campiglio sarà comunque già nei 30, dopo essere partito ieri con il 40, ndr)”. E a chi gli chiede del record nelle specialità tecniche che gli aveva portato via il connazionale Sam Maes, 12° nel gigante di Kranjska Gora lo scorso marzo, la risposta è con il sorriso: “Ora posso dire di avere nuovamente il miglior risultato belga in tasca”.
E non si accontenterà di avere solo quello, statene certi.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Gressoney-La-Trinitè | 10/11 | 30-80 cm |
La Thuile | 31/38 | 10-250 cm |
Champoluc | 9/10 | 40-70 cm |
Santa Caterina Valfurva | 8/9 | 0-80 cm |
Livigno | 31/31 | 0-92 cm |
Aprica | 6/16 | 0-70 cm |
Ponte di legno | 12/30 | 50-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 12/30 | 50-150 cm |
SCI, SCELTI DAI LETTORI
CISALFA
HEAD - supershape emagnum sw sfpr
715