Beat Feuz per il poker di coppe, il bis mondiale e il sogno oro olimpico. Paris permettendo...

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Beat Feuz per il poker di coppe, il bis mondiale e il sogno oro olimpico. Paris permettendo...

A 33 anni, il vincitore delle ultime tre sfere di cristallo in discesa ha cominciato la preparazione. Con l'infortunio di "Domme" parte da favorito, ma ci attendono duelli straordinari.

Dopo quella Coppa del Mondo assoluta sfiorata nel 2011/12, quando Marcel Hirscher riuscì a piegarlo solo alle finali di Schladming, Beat Feuz sembrava non poter più uscire dal tunnel dei problemi alle ginocchia che stavano rovinando un talento straordinario.

Poi le cose hanno cominciato a cambiare con quelle finali di Sankt Moritz del marzo 2016, questa volta dal retrogusto ben differente, che 4 anni dopo l'hanno riportato a vincere in Coppa del Mondo e dare una svolta alla seconda parte di una carriera che l'ha poi visto conquistare neppure 12 mesi più tardi il titolo mondiale di discesa nella stessa località dell'Engadina.

Il campione svizzero ha ricominciato la preparazione a Zermatt, nel mega raduno di casa rossocrociata in questo mese di luglio, e l'avvicinamento all'esordio di Lake Louise dovrà passare da un lavoro da svolgere solo sui ghiacciai di casa, per l'impossibilità di affrontare la trasferta in Sudamerica. Feuz andrà in caccia del poker consecutivo di coppe di discesa, dopo i trionfi in serie dal 2018 al 2020, quando i duelli con Dominik Paris hanno segnato un periodo semplicemente di altissimo livello e splendido da vedere per tutti gli appassionati; lo stop di “Domme” è arrivato sul più bello, ma se l'asso azzurro riuscirà a recuperare sin dalle prime gare al suo 100%, o quantomeno vicino al livello precedente, ci sarà da divertirsi considerando che, da Dressen a Mayer, qualcun altro potrebbe inserirsi nella super sfida per la sfera di cristallo di specialità più ambita.

E poi ci sarà Cortina 2021 e, per quanto riguarda sia Feuz che Paris, il sogno dell'oro olimpico; a PyeongChang lo svizzero fu secondo in super-g e terzo in discesa, proprio appena davanti a Dominik che, di medaglie a cinque cerchi, ancora non ne ha conquistate.

Pensando alla Coppa del Mondo, Beat non potrà che essere felice della conferma nei calendari a lungo termine di Wengen, feudo dove ha trionfato già tre volte, mentre ad una splendida collezione di classiche manca, di fatto, solo il trionfo a Kitzbuehel. Dove il Re è Dominik Paris e, il prossimo gennaio, ne vedremo delle belle.

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