Caso Braathen, parla il "gemello" McGrath: "Fa male non averti più in squadra, ma è stato molto peggio sapere del tuo ritiro"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Caso Braathen, parla il "gemello" McGrath: "Fa male non averti più in squadra, ma è stato molto peggio sapere del tuo ritiro"

Dopo l'annuncio del ritorno con cambio di nazionalità, il classe 2000 che gareggerà per il Brasile non ha ricevuto troppi messaggi pubblici dagli ormai ex compagni di squadra. Atle, amico di "Pinheiro" sin dall'infanzia, l'unico ad esporsi. E Svindal dice: "Un bene per lo sci rivederti in pista, anche se il mio cuore sarà sempre per la nazionale norvegese".

Lucas Braathen ieri ha scosso il mondo dello sci, anche se la notizia era già nell'aria da tempo, con la decisione di tornare in Coppa del Mondo dalla stagione 2024/25, dopo un inverno ai box, ma di fatto con un team privato per rappresentare il Brasile, dopo l'addio burrascoso alla federsci norvegese.

Ecco, se anche altri atleti della nazionale scandinava, Kilde in primis (ma lo stesso è valso a suo tempo per Kristoffersen), hanno contestato a più riprese la gestione federale sui temi (diritti di immagine, marketing etc.) che hanno portato Braathen a dire addio allo sci annunciando il suo ritiro, prima di ripensarci dopo 4 mesi, alla fine l'accordo con i vertici è sempre stato trovato e certo la decisione presa da “Pinheiro” fa rumore.

Tanto che nessuno degli ormai ex compagni di squadra, ad eccezione di Atle Lie McGrath, praticamente “gemello” di Braathen (sono nati tra l'altro a due giorni di distanza l'uno dall'altro) e cresciuto in pista assieme all'altro fenomenale classe 2000, ha rilasciato dichiarazioni o post a mezzo social di supporto al ritorno in pista di Lucas. “Sono così felice che tu sia tornato al tuo posto come sciatore – le parole di McGrath - Mentre ti scrivevo dopo il ritiro, con le lacrime agli occhi, ora scrivo questo messaggio con il sorriso stampato in faccia.

È fantastico vedere che hai ritrovato l'amore per lo sport, porterai tanta emozione e gioia a me e a tanti altri. Ciò che mi rattrista è che non saremo più compagni di squadra in giro per il mondo, non ci alleneremo insieme ogni giorno. La famiglia degli “Attacking Vikings” è qualcosa di molto speciale e quest'anno ci sei mancato davvero tanto, il pensiero che tu non tornerai mai più in questa squadra fa male, ma è stato molto più doloroso salutarti 6 mesi fa. Quindi spero potrai portare ancora con te lo spirito e i valori del team, ma so anche e spero che saremo ancora gli stessi grandi amici e al tempo stesso rivali di sempre. Ti voglio bene fratello e sono felice di riaverti”.

Aksel Svindal, che ha incrociato in seno alla nazionale Braathen solo di “sfuggita”, nella sua ultima stagione in campo agonistico (2018/19), ha espresso il suo pensiero sulla vicenda e le emozioni provate: “E' un grande giorno per il mondo dello sci, perchè torna nel nostro sport un grande atleta e ci saranno i colori brasiliani nell'ambito del circuito.

Cosa ancora più importante, Lucas ritorna a fare ciò che ama e dove penso che dovrebbe trascorrere i prossimi anni della sua vita; nutro molto amore per lo sci e per gli atleti, ma il mio cuore è con la squadra norvegese. Lo è sempre stato e lo sarà per sempre: adoro quella squadra, ora finalmente sono finite le speculazioni e si torna a gareggiare, il cronometro deciderà e i risultati non mentono, mai.

Nel corso del tempo, i migliori atleti con la migliore squadra supereranno sempre la concorrenza; non sto parlando del Paese o della federazione che rappresenti, ma del team che ogni giorno percorre insieme questo viaggio. Questa stagione non è ancora finita, ma sto già pensando a quanto sarà fantastica la prossima. Buona fortuna Lucas e, al tempo stesso, let's go Norway”.

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