Che serata a Trafoi: 50 anni dopo, la Valanga Azzurra è ancora magia... e c'è pure Albertone

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Che serata a Trafoi: 50 anni dopo, la Valanga Azzurra è ancora magia... e c'è pure Albertone

A casa Thoeni, nella cornice dell'Hotel Bella Vista, si sono ritrovate le leggende di quei magici anni '70, da Re Gustavo a Piero Gros, da Plank a Schmalzl e De Chiesa, con Linda Stricker a ricordare il suo Erwin, mezzo secolo dopo la cinquina di Berchtesgaden. E con Tomba che spettacolo...

Un incontro tra amici veri, che hanno pensato di organizzarsi loro, visto che le istituzioni sportive non si sono prese la briga di farlo, pur trattandosi di una delle squadre che ha scritto la storia dello sport italiano, se non quella più iconica in assoluto, un evento che racchiudesse nella sua genuinità 50 anni da miti.

La Valanga Azzurra è tornata tale, anzi lo è sempre stata, questa sera a Trafoi: sulla salita che porta al Passo dello Stelvio, poco sopra quota 1500 mt, in quel tornante a destra prima di immettersi nel bosco, ecco che all'Hotel Bella Vista, il luogo sacro di Gustavo Thoeni, si sono ritrovati i campionissimi che hanno fatto la storia dello sci.

Una settimana dopo quel 7 gennaio che rappresentava il 50esimo anniversario dalla cinquina nel gigante di Berchtesgaden, il culmine di un dominio straordinario e unico, Re Gustavo ha invitato i suoi ex compagni, tecnici, amici prima di tutto, per brindare e cenare assieme in ricordo di un legame indissolubile.

E il fuoriclasse altoatesino ha voluto a questo appuntamento così speciale anche il ragazzo che ha guidato nel grande sci, Alberto Tomba, che di quella Valanga Azzurra è stato poi il sequel.

Una serata con Piero Gros, Helmuth Schmalzl, Tino Pietrogiovanna e la signora Stricker, Linda, come se il suo Erwin fosse ancora tra i suoi compagni di squadra, a formare di nuovo quella cinquina di Berchtesgaden guidata da Pierino e con Gustavo in seconda posizione.

Al Bella Vista ci sono anche le cinque paia di sci originali di quel giorno, il 7 gennaio 1974, e poi ancora il discesista per eccellenza della Valanga Azzurra, Herbert Plank, per non parlare poi di Paolo De Chiesa, che già ci aveva “svelato” lunedì scorso di questo incontro magico, di Marcello Varallo, di un maestro come Chicco Cotelli, che porta con sé il ricordo del fratello Mario, la guida del gruppo che ha vinto tutto.

E che stasera, nella notte gelida di Trafoi, ha scritto di nuovo la storia.

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