David Chastan, dt della Francia: "Sono molto preoccupato, pensiamo ad una coppa con meno gare"

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David Chastan, dt della Francia: "Sono molto preoccupato, pensiamo ad una coppa con meno gare"

Interpellato da Ski Chrono, il gran capo dello sci transalpino a livello maschile auspica un cambiamento necessario a causa di Covid-19. E preannuncia la prosecuzione della carriera di Julien Lizeroux...

Si dice molto preoccupato anche in vista della prossima stagione, per un mondo dello sci che dovrà anch'esso convivere con l'emergenza Coronavirus, pur avendo perso sinora molto meno rispetto ad altri sport.

David Chastan, in una bella intervista sul portale di riferimento dello sci francese, Ski Chrono, ha analizzato la situazione e affrontato varie tematiche anche relative al suo squadrone maschile che gestisce da anni in qualità di direttore tecnico. Primo argomento? L'attuale modalità di lavoro con tecnici e dirigenti in questo periodo di quarantena: “Videoconferenze e telefono, diciamo che sinora sono stato in grado di fare il punto della situazione senza problemi e, da buon soldato, rispetto tutto ciò che il governo ci ha imposto perchè anche in Francia la situazione è critica”.

La preparazione dei team subirà un condizionamento anche in estate? Chastan spiega: “Abbiamo un piano A, un piano B e persino un piano C se necessario. Solitamente, gli stage nell'emisfero meridionale tra Argentina e Cile, rappresentano il 70% della nostra preparazione; sono in contatto con quelle zone e sono già confinati, avendo alcuni casi di Covid-19, ma non sanno come reagirà il virus con l'arrivo dell'inverno. Di certo, io non correrò alcun rischio per i miei team, quindi il piano A è quello di rimanere ad allenarsi sui ghiacciai europei e negli ski-dome. Abbiamo già prenotato tra Svizzera, Italia e Francia, ma dovremo vedere se sarà possibile radunarsi in base alle varie normative”.

Il futuro dell'agonismo e della Coppa del Mondo in particolare? Ecco come lo vede il dt francese: “Sono molto preoccupato per la prossima stagione e penso che potrebbe rendersi necessario pensare ad un circuito con meno gare e meno viaggi. Bisogna provare a sopravvivere”.

Chastan ha svelato anche la concreta possibilità che Julien Lizeroux (41 anni il prossimo 5 settembre!) prosegua per un altro anno la sua incredibile carriera: “Devo parlare con lui, ma non vorrebbe chiudere con tutto quello che è successo nel finale di stagione e le gare annullate. Pur non essendo più tra i primi 30, non ci sarebbero problemi a continuare con la squadra nazionale (che ha perso Robin Buffet, specialista che ha annunciato il ritiro pochi giorni fa, ndr). Grange? Si è ripreso bene dopo l'infortunio al ginocchio, ha avuto un'ottima stagione ed è in forma, anche se nello slalom i giovani volano”.

Infine il tema Pinturault, che ha sfiorato la Coppa del Mondo con un team privato che ormai lo segue da tempo (“funziona e Alexis ha la testa per gestire tutto questo con un tecnico come Fabien Munier”), e la squadra di velocità che a livello di completezza è stata una delle migliori in assoluto. “Abbiamo 6 atleti nei primi 30 e un Johan Clarey che è un riferimento per i giovani. E attendiamo il ritorno di Adrien Theaux”.

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