De Aliprandini si confessa a Poligono 360: "Dopo il ritiro di Hirscher è cambiata la mia prospettiva"

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De Aliprandini si confessa a Poligono 360: "Dopo il ritiro di Hirscher è cambiata la mia prospettiva"

Il giorno dopo lo splendido argento mondiale in gigante, Luca si è raccontato nella trasmissione di approfondimento di Eurosport. Tanti i temi interessanti affrontati...

Un sogno realizzato e ora da metabolizzare al 100%.

Il giorno dopo di Luca De Aliprandini è nella casa di Riva del Garda, dove il vice campione del mondo di gigante è tornato quest'oggi assieme alla fidanzata Michelle Gisin, in conclusione di un evento iridato a Cortina che il trentino non potrà dimenticare, dopo quanto “combinato” nella gara d'argento di venerdì.

Luca si è collegato in serata con Dario Puppo e Massimiliano Ambesi, nel corso di “Poligono 360”, la trasmissione di approfondimento di Eurosport, per raccontarsi al di là della splendida medaglia mondiale conquistata. “Ora viene fuori tutta la stanchezza di una giornata che non dimenticherò mai. Era solo il mio secondo mondiale tra infortuni vari, il primo vissuto con Michelle che era infortunata ad Are.

Torniamo a casa felici, dopo esserci visti ben poco anche a Cortina, considerate le restrizioni. Tra qualche giorno, però, già si riparte”. Luca si dirigerà verso Bansko, dove il prossimo week-end andranno in scena due giganti per la ripartenza della Coppa del Mondo, Michelle nella vicina Val di Fassa per tre gare di velocità su “La VolatA” di Passo San Pellegrino.

Non sentivo alcuna pressione, non partendo tra i favoriti – ha raccontato l'azzurro tornando sul gigante mondiale valso il primo podio della carriera a questi livelli – La prima manche è stata strana perchè, come alle Olimpiadi di PyeongChang (quando uscì nel finale della 1^ manche, secondo tempo virtuale dietro a Hirscher), non ho avvertito grandi sensazioni e non pensavo di aver fatto una manche così buona. Non avvertivo le difficoltà del terreno che invece avevo notato vedendo scendere i primi 2-3, quindi non capivo se fossi lento o cos'altro. Parlando dopo con i colleghi ho capito che alcuni avevano avuto problemi col setup del materiale, per me invece era tutto perfetto”.

Con Mathieu Faivre, oro in gigante dopo il parallelo, c'è un rapporto profondo: “Ho vissuto quasi tutta la carriera con lui, siamo molto amici e già in allenamento dopo Adelboden avevo visto che stava sciando forte e certamente il titolo in parallelo gli ha dato ulteriore fiducia e spinta”. De Aliprandini ha avuto a che fare nel corso degli anni con gente come Pinturault e soprattutto Hirscher, sul quale Luca ha sottolineato un aspetto decisamente interessante. “Quando Marcel ha deciso di smettere, io ho pensato subito che le gare non si sarebbero più giocate tra 2-3 atleti, com'era negli ultimi anni tra lui, Pinturault e Kristoffersen, ma che si sarebbero aperte ad una decina di atleti. Molti non ci credevano, ma è stato proprio così; il motivo è semplice, quando vedi uno come Hirscher, se non parti per il secondo posto, poco ci manca...

E cambia quindi il tuo approccio sul piano psicologico: ora ho capito anch'io di poter partire per la vittoria e per i podi”.

E ora quali sono gli obiettivi nel futuro di un atleta ancora nel pieno della maturità? “Continuerò solo con il gigante, perchè dallo scorso anno mi sono accorto che non valeva più la pena di gareggiare in super-g. Basti pensare che ho perso il Mondiale 2017 per una caduta a Livigno, riportando un trauma cranico che mi ha tenuto fuori più di un mese, anche se in allenamento mi torna utile così come lo slalom”. E poi c'è il motocross, palestra di lavoro e di... “divertimento, da aprile a settembre ci vado sempre 2-3 volte a settimana e mi serve, anche perchè ora guido abbastanza bene”.

Si è parlato anche delle chances da Coppa del Mondo assoluta di Gisin: “E' in corsa, ma come ha detto più volte lei stessa, e ne abbiamo parlato più volte anche tra di noi, non è un obiettivo ma un sogno. Dovrà continuare ad interpretare la stagione gara per gara, senza pensare a quali risultati dover fare. L'atleta più in palla è Gut-Behrami, ma sono contento che Michelle abbia ritrovato confidenza in discesa, dopo aver sofferto tanto la caduta del fratello (Marc, in Val Gardena nel dicembre 2018, ndr), lei che è sensibile e altruista all'inverosimile”.

Luca, invece, già deve pensare a Bansko considerato pure che si trova ad un passo dal primo sotto gruppo di merito (lo precede di una manciata di punti proprio Mathieu Faivre), con l'attuale 8^ posizione: “E' un obiettivo concludere l'anno tra i migliori 7, questa è la stagione dove ha raccolto più punti e ci proverò. Riparte una sorta di seconda stagione con altre quattro gare, anche se pista e neve saranno ben diverse rispetto a Cortina. E chi ha sbagliato al Mondiale sarà ancora più... arrabbiato”.

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