E' un Mattia Casse che guarda sempre più in alto: "Prima penso a Cortina, poi alle Olimpiadi"

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E' un Mattia Casse che guarda sempre più in alto: "Prima penso a Cortina, poi alle Olimpiadi"

Il velocista azzurro, al lavoro a Formia, è reduce dalla miglior stagione della carriera per continuità. "I Mondiali una grande occasione e già conosco la Vertigine...".

E' stato ospite della puntata di “Puppo&Ambesi Summertime” dedicata a Cortina 2021 e alla conferma dei campionati del mondo nel prossimo mese di febbraio, in collegamento direttamente da Formia dove sta lavorando forte sul piano atletico, una volta rientrato dal raduno sulla neve dello Stelvio.

Mattia Casse sta bene, benissimo, a 30 anni è nel pieno della maturità e finalmente nella passata stagione ha dimostrato di poter stare costantemente con i migliori uomini jet al mondo; sesto nella classifica finale di super-g, due volte quinto a Lake Louise e Kitzbuehel nella disciplina, il piemontese può guardare sempre più in alto, verso quel primo podio in Coppa del Mondo ormai molto vicino. E chissà anche ad una medaglia proprio a Cortina e ai prossimi Giochi, con doppia chance tra Pechino 2022 e Milano-Cortina 2026: “Sì, mi piacerebbe esserci anche nel 2026, ma prima devo qualificarmi per la prossima edizione delle Olimpiadi, se pensiamo che non vi ho mai partecipato – racconta Mattia – Intanto ci sarà un campionato del mondo in casa, ne sono felicissimo e credo sia stato importante andare al di là della politica e delle questioni economiche, seppur importanti.

Conosco già la Vertigine grazie ai campionati italiani, anche se avrei preferito disputare le finali di Coppa del Mondo, ovviamente: vedremo cosa poter fare ai Mondiali...”.

Casse si aspetta una nazionale molto competitiva: “Certamente le ragazze sono là a giocarsela sempre, in più discipline. Ne approfitto per rinnovare i miei complimenti a Federica Brignone per la scorsa stagione, credo sarà galvanizzata da quanto fatto e a Cortina potrà fare tanto, magari ancor di più in super-g e con materiali che ben si adattano alla neve che troveremo. La stessa Marta Bassino, ovviamente Sofia Goggia nella velocità, ma attenzione anche alle austriache. I favoriti tra gli uomini? Ce ne possono essere davvero tanti, ma se parliamo di gare veloci indico tra i più pericolosi per noi Mayer e Feuz”.

E' mancato davvero poco al classe '90 iridato juniores in discesa, proprio dieci anni fa, per salire finalmente su un podio di CdM: “In super-g sono sicuramente cresciuto, mettendo assieme quanto di buono fatto già in allenamento – è la sua analisi – In discesa ho ancora problemi a gestire la situazione tra la prima prova e la gara, sto cercando di limarli in termini di materiali, ma soprattutto atteggiamento e capacità di adattarmi alla pista, visto che ancora ho la tendenza di... fare come mi pare. Ogni anno scopri qualcosa di diverso anche nelle grandi classiche che hai disputato varie volte”.

Casse che ha potuto ben lavorare allo Stelvio con i compagni di squadra e sottolinea la bontà del lavoro svolto dalla FISI: “Negli ultimi giorni sono state fatte polemiche, a mio avviso inutili, per quanto successo con la positività emersa. La federazione ha fatto tutto il possibile per la nostra sicurezza e io credo, parlando ormai da bergamasco acquisito e quindi ben consapevole di quanto il Covid ci abbia tolto e fatto soffrire, che ora serva andare avanti”.

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