Era il 23 febbraio 1996: Alberto Tomba spezzava la maledizione mondiale con un gigante d'oro a Sierra Nevada

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Era il 23 febbraio 1996: Alberto Tomba spezzava la maledizione mondiale con un gigante d'oro a Sierra Nevada

Sono trascorsi 28 anni da quel magico giorno sulle nevi di Spagna: l'asso bolognese, al comando dopo la 1^ manche, ci regala il brivido scivolando letteralmente sulla neve e salvandosi con un numero pazzesco per andare a cogliere il suo primo titolo iridato davanti a Kaelin e Von Gruenigen. Dopo 48 ore, arriverà il bis in slalom...

Sembrava una maledizione, d'altronde negli anni dispari le cose andavano sempre male e lo stesso Albertone, che amava sempre giocare coi numeri e le battute, lo sottolineava.

Era arrivato solo un bronzo in avvio delle sue avventure ai campionati del mondo, per il giovanissimo Alberto Tomba che fu bronzo nel gigante iridato di Crans-Montana 1987, poi le amarezze tra Vail '89, Saalbach '91 e Morioka '93, sino al rinvio di un anno dell'evento di Sierra Nevada, che si sarebbe dovuto disputare nel febbraio 1995 proprio nella seconda parte della stagione più bella del fuoriclasse bolognese lanciato verso la sua prima Coppa del Mondo generale a Bormio.

L'inverno 1995/96 era stato decisamente meno ricco di soddisfazioni per l'asso di Castel de' Britti, ma sulle nevi a sud della Spagna è tornato il vero Alberto, già dalla 1^ manche di quel gigante mondiale del 23 febbraio 1996, il giorno in cui arrivò il primo oro a livello di rassegne iridate per “Tomba la Bomba”, l'unico grande titolo che gli mancava.

Col pettorale n° 1, il campionissimo azzurro sarà perfetto nella prima metà di gara, presentandosi al cancelletto della seconda con 65 centesimi di margine su Urs Kaelin, in quel momento al comando e che attendeva solo Alberto, che mai aveva vinto in stagione tra le porte larghe; partì cattivo anche sul muro iniziale della seconda, ma in una curva a destra proprio alla fine di quel primo ripido, la classica internata portò Tomba letteralmente a terra, dovendosi rialzare con un colpo di reni da fenomeno per non perdere troppa linea, pur lasciando decimi sul terreno. Non si può dimenticare l'urlo di Bruno Gattai in telecronaca, in quel preciso istante.

Salvata la sua gara, con 38 centesimi di vantaggio rimasti per immettersi sul tratto centrale, Albertone tornò a spingere da par suo, arrivando a riaccumulare il margine di sicurezza per gestire il muro conclusivo, con un altro brivido “accarezzando” il palo dell'ultima porta, prima di tagliare il traguardo con 44 centesimi sull'elvetico, secondo davanti al connazionale Mike Von Gruenigen, per un podio assolutamente regale.

Il 25 febbraio, con una rimonta folle nella 2^ manche, Alberto Tomba sarà subito bi campione del mondo prendendosi lo slalom, e il cerchio è chiuso anche se arriverà un'altra medaglia, il bronzo nella notte di Sestriere 1997, un anno più tardi in slalom per il nono e ultimo podio tra Olimpiadi e Mondiali.

SEZIONE SPECIALE:
La coppa di Tomba 1994-1995


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