L'OESV ha ufficializzato oggi la rinuncia al ruolo del papà di Marcel, che assieme all'ex coach storico (che rimane al suo posto) del fuoriclasse salisburghese aveva rilanciato il Wunderteam tra le porte larghe, lanciando anche un giovane come Patrick Feurstein.
Martedì 11 Gennaio 2022
Mentre il figlio continua a fare sognare tutti gli appassionati, allenandosi con il suo nuovo marchio di sci, sia in “privato” che lavorando assieme a coloro che attualmente sono competitivi ai massimi livelli in Coppa del Mondo, ecco la scelta di Ferdinand Hirscher di lasciare la federazione austriaca.
Dopo qualche mese ai box in seguito al ritiro di Marcel, annunciato il 4 settembre 2019, il baffo più famoso del circo bianco era tornato presto in pista, supportando il gruppo di Coppa Europa e dando una mano ai giovani in rampa di lancio, in particolare un paio di ragazzi del Vorarlberg tra i quali emergerà Patrick Feurstein, strepitoso 4° nel primo gigante in Alta Badia lo scorso 19 dicembre.
Dalla stagione 2020/21, “Ferdl” ha poi affiancato Michael Pircher, il coach che ha vinto tutto con Marcel Hirscher, al timone del gruppo Coppa del Mondo di gigante del Wunderteam, ottenendo subito ottimi risultati con i podi di Stefan Brennsteiner e Marco Schwarz (ai Mondiali di Cortina), e la stessa rinascita tra le porte larghe di Manuel Feller, ora ultra-competitivo come ha dimostrato la prima parte di questa annata.
Se Pircher rimarrà al suo posto, ecco la scelta (un po' a sorpresa...) del papà di Marcel, come ha spiegato oggi la stessa OESV con un comunicato stampa. “Ferdinand ha messo a disposizione il suo vasto know-how e la grande esperienza. Su sua richiesta, ora ha concluso il suo rapporto di lavoro con la federazione nel migliore dei modi, per dedicarsi a nuove sfide in futuro – si legge nella nota, con l'aggiunta delle dichiarazioni del direttore sportivo dell'OESV, Toni Giger - Ferdl ha l'occhio per vedere le cose essenziali ed è proprio questo il dono che ne fa un buon allenatore. Ha giocato un ruolo importante per il ritorno dei nostri gigantisti nell'arena internazionale”.
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