Hirscher, il day after: "Svindal l'atleta da cui ho imparato di più, Neureuther un amico vero. Non so cosa farò ora, ma..."

Hirscher, il day after: 'Svindal l'atleta da cui ho imparato di più, Neureuther un amico vero. Non so cosa farò ora, ma...'
Info foto

Andreas Jakwerth

Sci Alpinola fine di un'era

Hirscher, il day after: "Svindal l'atleta da cui ho imparato di più, Neureuther un amico vero. Non so cosa farò ora, ma..."

Mercoledì sera l'annuncio del ritiro, poi un semplice "grazie" a tutti coloro che l'hanno accompagnato in una carriera inimitabile.

E' il day after dell'addio allo sci di Marcel Hirscher, che ha dichiarato davanti ai media di tutto il mondo di lasciare senza rimpianti, seppur combattuto sino all'ultimo, considerato che anche nella prossima stagione di Coppa del Mondo sarebbe partito da grande favorito, dopo otto sfere di cristallo consecutive.

Le ragioni del saluto al circo bianco, a soli 30 anni, le ha già spiegate nel dettaglio l'asso salisburghese, ma ci sono alcune sfumature tra le dichiarazioni rilasciate da Marcel ieri sera, in quasi un'ora di conferenza.

Mi piacerebbe poter restituire, almeno in parte, quello che ho ricevuto in tutti questi anni dal mondo dello sci - ha confessato Hirscher riferendosi alle ipotesi sul futuro - Non so ancora cosa farò di preciso, è stato tutto abbastanza veloce in queste settimane, ma di certo praticherò varie attività che avevo lasciato da parte per dedicarmi totalmente allo sci, dalla mia passione per le moto al kayak. Sono andato ben al di là di tutti i miei sogni, ora non credo farò alcuna esibizione in pista e non penso neppure di poter rientrare un giorno. Non escludo nulla, anche di fare l'atleta in altre discipline”.

Mentre la federazione austriaca spinge ovviamente per averlo ancora con sé in una serie di attività, Marcel si traveste da spettatore della prossima Coppa del Mondo, indicando chiaramente in “Kristoffersen e Pinturault la sfida del futuro, anche se qualche nome nuovo che nessuno si aspetta potrebbe vincere la generale, chissà. Così accadde anche a me nel 2012. L'Austria comunque è in buone mani, da Feller a Matt sino al ritorno di Schwarz (chiamato amichevolmente Blacky), anche se per la sfera di cristallo assoluta potrebbe essere presto”.

E poi l'omaggio a grandi avversari, ma anche amici: “Svindal è l'atleta da cui ho imparato maggiormente, tra l'altro parliamo di una persona così gentile che sfidarlo e provare a batterlo è stato complicato. Non perderò le amicizie, che sono tante nel circo bianco per me, a partire da quella con Felix Neureuther”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
14
Consensi sui social