Hirscher, il ritorno del Re - Toni Giger, l'uomo del progetto Van Deer: "Marcel ci pensava da un po'..."

Mercoledì mattina il via libera arrivato dall'OESV, la federazione austriaca che ha concesso (con il Collegio Presidenziale che ha deciso all'unanimità) a Marcel Hirscher di poter gareggiare per un altro paese, in occasione del suo clamoroso “comeback” nella stagione 2024/25.

Per quanto riguarda la FIS, si tratta sostanzialmente di pura formalità come hanno già fatto intendere chiaramente i vertici ed è la federsci olandese a fare i salti di gioia, tra i tanti che esultano per il ritorno in pista di colui che ha scritto uno dei record più incredibili nella storia dello sport, conquistando otto Coppe del Mondo generali consecutive.

La strada sarà lunga, a partire dalla necessità di abbassare i suoi punti FIS sin dalle gare estive in un altro emisfero, ma per Wopke de Vegt, direttore tecnico di NSkiV, ora è solo tempo di brindare: “Siamo felici della scelta di Marcel, inevitabilmente beneficeremo non solo del suo contributo sportivo, ma anche del patrimonio di conoscenze ed esperienze che condividerà con noi.

Hirscher ha sempre saputo creare un team di altissimo livello attorno a lui, è un modello che si adatta al sistema olandese, perchè anche noi abbiamo sempre programmato su misura per gli atleti del TeamNLsnow”. Il direttore generale della federazione orange, Fritz Avis, ha aggiunto: “Il fatto che Marcel Hirscher intenda competere per i Paesi Bassi e per l'NSkiV è per noi un assoluto onore. Parliamo di un'icona globale e un'ispirazione per tutti gli sciatori e gli appassionati di sport invernali nel nostro paese”.

Il miglior piazzamento di un atleta olandese in campo maschile a livello di Coppa del Mondo? Non è neppure troppo datato, anzi, visto che nel dicembre 2012 fu Marvin van Heek, classe 1991 che non è stato poi fortunatissimo nel suo percorso agonistico, a concludere ottavo nella discesa in Val Gardena (accorciata di quasi 40” rispetto al tracciato originale della Saslong). A livello femminile si è fatto meglio, visto che negli anni '90 Christa Kinshofer, bavarese di nascita e poi naturalizzata olandese nel corso della sua carriera (prima di tornare nel 1987 sotto bandiera tedesca), ha ottenuto due quinti posti nel suo breve periodo da “tulipana”, lei che in realtà ha vinto davvero molto nel circo bianco, con una sfera di cristallo di specialità in gigante, sette gare e medaglie olimpiche e mondiali nel carniere.

Toni Giger è stato un grande dirigente della federazione austriaca, “strappato” proprio da Hirscher nel 2022 per metterlo a capo del progetto Van Deer-Red Bull Sports: l'amministratore delegato del brand che ha vinto, nella prima delle due stagioni sinora disputate, subito un titolo mondiale con Henrik Kristoffersen, è certamente una delle persone che conosce meglio Hirscher e quanto possa essergli passato per la testa in questi anni senza gare.

In particolare, parlando ai colleghi di “LAOLA1.at”, Giger non ha negato che “questo ritorno, in fondo, era sempre nella mente di Marcel, chiunque lo conosca sa che è una persona che ragiona molto e un suo pensiero importante su questa scelta è stato quello di non portare l'OESV ad impegnare risorse per lui piuttosto che per i giovani atleti del futuro. Non ha voluto alcun regolamento speciale, come ad esempio riguardo le liste di partenza.

La cosa più importante, ora, è che possa vivere la sua passione per lo sci e le gare con l'impegno che lo contraddistingue”.