Il 27enne norvegese non ha ancora vinto, ma guida la generale di Coppa del Mondo in chiusura di 2019. "Dopo tre quarti posti, oggi mi sono tolto una bella soddisfazione".
Domenica 29 Dicembre 2019
Definiamolo il regolarista, almeno in termini di risultati, visto che sugli sci è tutt'altro che un calcolatore.
Aleksander Aamodt Kilde non ha ancora vinto in stagione, ma per vari motivi ci sta tutta la leadership nella overall di Coppa del Mondo, conquistata oggi con il 2° posto nella combinata di Bormio (e grazie all'errore di Dominik Paris in slalom); sì, perchè AAK92 non si era mai visto così solido tecnicamente in più discipline, come dimostra chiaramente il 4° posto nel gigante sulla Gran Risa.
Ha regalato pure molto, se pensiamo allo stesso gigante parallelo in Alta Badia o al super-g di Beaver Creek, perso nel tratto finale a vantaggio di Odermatt, ed ecco che si spiegano così i due secondi posti e i tre quarti (due nelle discese sulla Stelvio), con il peggior risultato che risale al 21° posto nel gigante d'esordio a Soelden.
A 27 anni, pur mantenendo quella sua “lucida follia” necessaria per essere sempre competitivo, attenzione perchè Kilde può diventare un bel rompicapo per chi vuole lottare in ottica sfera di cristallo: “Per me si tratta di un primato sorprendente – ha confessato a fine gara il norvegese – Questo week-end, tra l'altro, non stavo benissimo dal punto di vista fisico, ma oggi sono riuscito a fare il massimo tra super-g e slalom, dove tutto è andato alla perfezione.
E' un risultato buonissimo, che arriva tra l'altro dopo tre quarti posti. La lotta per la Coppa del Mondo? Io credo sia davvero molto aperta, Dominik (Paris, ndr) ha dimostrato di essere fortissimo, ma siamo in tanti. Finchè posso rimanere nel mezzo, ci provo”. Semplice, no?
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