Kryenbuehl, lo svizzero che non ti aspetti (ma che talento...): "Vorrei ripetermi a Wengen"

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Kryenbuehl, lo svizzero che non ti aspetti (ma che talento...): "Vorrei ripetermi a Wengen"

L'elvetico si era rivelato un anno fa sulla Stelvio, prima di infortunarsi. Ha già colto due podi in tre discese, meglio di capitan Feuz. Bollettino di casa Francia: il 1° gennaio esami decisivi per gli infortuni di Allegre e Giraud-Moine.

E' lo svizzero che molti magari non si aspettavano, ammirati da Beat Feuz e Mauro Caviezel, per non parlare della classe di Carlo Janka (che deve però convivere con il mal di schiena) o della crescita di Niels Hintermann.

C'è un 26enne in arrivo dal Canton Svitto, però, che ci aveva già fatto vedere qualcosa di straordinario proprio sulla Stelvio, un anno fa; se fai un risultato del genere, cogliendo il primo podio della carriera concludendo a 8 centesimi da un certo Dominik Paris, nella discesa di Bormio, non può essere certo un caso e a maggior ragione se colui che ti ha battuto per un soffio è il padrone assoluto di quella pista e nella forma migliore della carriera.

Molti si erano dimenticati di Urs Kryenbuehl, in approccio a questa stagione, considerato che proprio dopo quel favoloso secondo posto nella discesa bis sulla Stelvio (era il 28 dicembre 2019), il talento rossocrociato si era infortunato al piede destro nella prima prova della successiva gara di Wengen, concludendo ìl la sua Coppa del Mondo.

Ora, dopo tre discese di questa annata, il buon Urs si ritrova con due podi (doppio terzo posto in Val d'Isère, e attenzione perchè lì fu l'unico della top 3 non favorito dal pettorale, e ieri a Bormio), rispetto all'unico conquistato dal suo capitano Beat Feuz, alle sue spalle di un punticino pure nella classifica di specialità, che li vede quarto e quinto a poco più di 60 punti da Kilde.

Guai a sottovalutare questo Kryenbuehl, un discesista completo, molto solido tecnicamente e forse poco appariscente, ma proprio per questo pericolosissimo con una grande capacità di fare sempre velocità. “La Stelvio è una pista che fai al buio, ghiacciata e tostissima, semplicemente una delle più difficili del circuito – ha detto ieri nel post gara lo svizzero - Sono contento di essere arrivato in fondo e di aver fatto una bella gara, siamo tutti molto vicini e a volte sei davanti, a volte sei dietro.

Non immaginavo di essere terzo, sapevo che stavo andando meglio che in prova, ma ero lontano dai migliori. Sarebbe bello andare allo stesso modo a Wengen, un posto in cui non sono mai granché veloce”.

 

BOLLETTINO FRANCIA

 

Non è stato certo un week-end fortunato per i colori francesi in termini di infortuni sulla Stelvio, anche se i buoni piazzamenti sono comunque arrivati con la doppia top ten in discesa di Matthieu Bailet e Johan Clarey (8° e 9°).

Dopo la caduta di Nils Alphand nella prima prova, con il figlio d'arte che non ha preso parte a super-g e discesa per un problema al legamento interno del ginocchio destro, da valutare nelle prossime due settimane, mercoledì in gara il canalino Sertorelli è risultato fatale a Nils Allegre e Valentin Giraud-Moine.

Il primo, in gran forma dopo i migliori risultati della carriera in Gardena, potrebbe avere accusato uno stiramento al tendine del ginocchio, ma solo venerdì ad Albertville, dopo la visita specialistica, se ne saprà di più. Sempre domani verrà valutato nel dettaglio il possibile infortunio occorso a Giraud-Moine, anch'egli caduto in avvio della discesa sulla Stelvio; la prima radiografia effettuata a Bormio ha escluso fratture, ma si attende un esame più approfondito per scongiurare problemi al ginocchio. Il 28enne di Orcières Merlette era tornato a cogliere punti importanti in Coppa del Mondo con il 14° posto nella discesa di Val d'Isère, a quasi 4 anni dal dramma di Garmisch, quando rischiò di non poter neppure più camminare con quel tremendo infortunio ad entrambre le ginocchia.

Rinato a livello agonistico la scorsa stagione, con il ritorno in CdM e i trionfi in Coppa Europa, conquistando il posto fisso per tutte le gare di discesa nel massimo circuito per la stagione 2020/21, la speranza è che la sua favola non debba interrompersi proprio ora, anche se solo per un breve periodo.

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