Le gioie di Bosca e Zazzi, l'enorme delusione di Paris ("ho sciato male"). Ecco la Streif azzurra

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Le gioie di Bosca e Zazzi, l'enorme delusione di Paris ("ho sciato male"). Ecco la Streif azzurra

La discesa numero 1 di Kitz non ha visto italiani concludere in top ten, anche se sono arrivati sei piazzamenti a punti e il top in carriera per "Gugu" e per Pietro, che hanno sfruttato il pettorale più alto. Per il capitano dell'Italjet, solo 27°, punti pesantissimi lasciati a Kilde che scappa nella coppa di specialità.

La Streif azzurra, con discrete soddisfazioni anche se è mancato l'acuto, nel primo appuntamento dell'82esima edizione dell'Hahnenkamm-Rennen.

Il migliore è stato Matteo Marsaglia, nella prima delle due discese sulla pista tempio, 12° a 1”43 da Aleksander Aamodt Kilde che ha tolto il pettorale rosso di leader della disciplina a Dominik Paris. Chiaramente è la prestazione del fuoriclasse della Val d'Ultimo la nota negativa di giornata, con Domme 27°: vuoi per il pettorale certamente non favorevole (in termini di scorrevolezza nella “stradina” e per la visibilità migliorata nettamente dopo il 30), vuoi perchè quello odierno non era il vero Paris, che ora si trova a dover recuperare 85 punti allo stesso Kilde e di colpo è passato dal primo al quinto posto della graduatoria di specialità. “Non ho sciato bene – ha ammesso con la consueta franchezza l'azzurro ai microfoni di Rai Sport – Non so cosa sia successo, va analizzata, vedremo domenica. Un altro giorno e un'altra opportunità”, ha tagliato corto.

E ci sarà un'altra chance anche per Innerhofer (17°) e Casse (26°), che oggi avrebbero potuto fare molto meglio in termini di potenziale, ma hanno perso oltre un secondo nel solo tratto di scorrimento, mentre questa prima discesa è stata certamente la più bella della carriera per Guglielmo Bosca e Pietro Zazzi, che hanno sfruttato coi pettorali alti una miglior visibilità. “Gugu” prendendosi la prima top 15 in Coppa del Mondo, e si parlava addirittura di top 5 sino all'attacco dell'Hausbergkante, il bormino con i primi punti nel massimo circuito, 28° e felice.

Ho sciato come ieri ma non andavo avanti: è stato pazzesco com'ero incollato – ha analizzato Innerhofer a fisi.org - Sentivo in stradina come se rallentassi e a quel punto non sono riuscito a riprendere velocità con questa neve fresca. In cima ero deciso, convinto, ho cercato di rischiare cercando di sciare in scioltezza e prendendomi i rischi che dovevo prendere. Arrivato alla partenza di ieri, mi sono sentito davvero fermo, ma domenica sarà un'altra giornata”.

Matteo Marsaglia: “Non mi consola essere il migliore degli italiani, anche se è venuta fuori una discreta posizione e prestazione. Non siamo stati molto fortunati col meteo quando siamo scesi noi, non vuol essere una scusa però oggi è stato così. Sono contento perché avrei dovuto fare meglio, soprattutto nella parte centrale ed essendo molto attaccati con 3 decimi potevo essere nei primi cinque. Non posso essere troppo dispiaciuto ma potevo fare ancora meglio. Il meteo non sembra bello per domenica, ma noi ci speriamo”.

Infine Guglielmo Bosca: “Sono contentissimo. Essere quindicesimo, al miglior risultato in carriera sulla Streif, è un'emozione enorme dopo tutto quello che ho passato negli ultimi anni. Qui ho esordito nel 2016, ma è stata la mia prima gara su questa pista e davvero non ci sono parole. E' qualche anno che riesco a fare parziali, pezzi di pista tra i migliori, ma non sono mai riuscito a concretizzare. Questo risultato dà un sacco di fiducia, sono i miei primi punti in discesa: adesso ci riproveremo domenica”.

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