Le ultime su Kilde: si attende solo la conferma per la frattura scomposta al femore della gamba destra

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Le ultime su Kilde: si attende solo la conferma per la frattura scomposta al femore della gamba destra

In ospedale a Interlaken dal primo pomeriggio, per il fuoriclasse norge l'infortunio è serio ma pensando al dramma che si è rischiato di vivere, come nel 1991 con Reinstadler, si potrebbe tirare un sospiro di sollievo. Tre anni fa la rottura del crociato e il ritorno nell'inverno successivo vincendo la prima delle due Coppe del Mondo di discesa: saprà tornare per coronare il sogno olimpico e mondiale, pochi dubbi sulla tempra di questo grande campione.

Non c'è ancora una diagnosi definitiva, l'intervento è stato delicatissimo e la preoccupazione tanta, anche se per Aleksander Aamodt Kilde la speranza è che tutto si riduca, si fa per dire, alla frattura scomposta del femore della gamba destra, oltre ad un problema alla spalla.

E' questo l'infortunio che dovrebbe aver riportato, ma è bene andarci ancora con cautela in attesa di comunicati ufficiali da parte della federsci norvegese, il detentore della sfera di cristallo di discesa caduto alla Ziel-S, negli ultimi metri dei quasi 4 km e mezzo lungo il Lauberhorn di Wengen.

Trasportato in elicottero all'ospedale di Interlaken, dopo l'applicazione del laccio emostatico alla gamba tagliata dalla lamina dello sci, AAK ci ha fatto vivere momenti di terrore, pensando che nello stesso punto 33 anni fa, il povero Gernot Reinstadler perse la vita.

Le prime notizie sono arrivate dalla tv austriaca, l'ORF, poi le conferme da vari colleghi svizzeri, con la possibilità che ci sia anche un problema alla spalla per Kilde, il meno considerato tutto.

Il terzo grave infortunio ad un campione in questa stagione, pensando a Marco Schwarz a Bormio e Alexis Pinturault solo poco più di 24 ore fa nel super-g di Wengen, il terzo anche sul Lauberhorn in generale dopo che giovedì, nella discesa “sprint”, Marco Kohler aveva rimediato come il transalpino la rottura del crociato.

Per il vincitore della coppa assoluta 2019/2020 è stata una stagione davvero maledetta, pensando già alla beffa della prima discesa nella “sua” Val Gardena, bruciato sul filo di lana da Bennett, poi al sasso preso in pieno sulla Stelvio quando se la stava giocando con Sarrazin e Odermatt, sino all'influenza che l'ha steso prima di questo appuntamento sul Lauberhorn, dove aveva dominato nel 2023.

Nessun successo e ora una lunga strada di riabilitazione e recupero, per quello che è il secondo grave infortunio in carriera: a metà gennaio 2021, il 31enne norge si ruppe il crociato del ginocchio destro in allenamento, perdendo le chances mondiali di Cortina, lui che poi è stato due volte d'argento a Courchevel 2023.

E' tornato vincendo due Coppe del Mondo consecutive di discesa, ora non resta che provare a fare lo stesso con i grandi eventi, visto che al meraviglioso palmares di questo super campione mancano un titolo mondiale e olimpico. Saalbach 2025 e Milano Cortina 2026, con le gare sulla Stelvio di Bormio, lo aspettano. Forza Kilde, tutto il popolo dello sci è con te.

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