Marcel Hirscher vince anche lo slalom di Åre e torna in vetta alla Coppa del Mondo

Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!

L’austriaco ha fatto una seconda manche non al 100% ma che gli ha permesso comunque di sorpassare di un decimo il tedesco Felix Neureuther, che lo precedeva di 25 centesimi al termine della prima. Ancora una volta però c’è stato un passaggio discusso di Hirscher che in prossimità del primo intermedio sembrava aver inforcato in una curva a sinistra in quanto lo sci sinistro si allargava in modo molto sospetto, rivedendo più e più volte le immagini al rallentatore sembra che lo sci passi all’interno del palo e quindi il passaggio sembra regolare ma non ne abbiamo l’assoluta certezza. Hirscher sale a 26 vittorie in Coppa del Mondo, 14 in slalom e naturalmente, oltre a quella generale, torna a guidare la classifica di specialità grazie all’uscita di Henrik Kristoffersen con 40 punti su Neureuther.

Ma è il russo Aleksandr Khoroshilov a scrivere la storia risalendo dal quinto posto della prima manche fino al terzo a soli 15 centesimi da Hirscher con una gara superlativa che gli è valsa il secondo tempo parziale. Un russo non saliva sul podio della Coppa del Mondo maschile di sci alpino da oltre trent’anni: dal 14 al 28 marzo 1981 Aleksandr Zhirov, che difendeva i colori dell’Unione Sovietica, vinse nientemeno che tre giganti (a Furano, Borovetz e Laax) e uno slalom (a Borovetz il 25 marzo). Da allora, per l’Urss prima e per la Russia poi, non c’era più stato nulla, anche perché Zhirov, dopo due stagioni completamente negative per un assurdo cambio di materiali impostogli dall'alto, morì in un incidente stradale a 24 anni nel 1983. Khoroshilov, ottavo un mese fa a Levi, conquista il suo primo podio a 30 anni compiuti lo scorso 16 febbraio.

Ai piedi del podio ben tre svedesi: quarto Mattias Hargin, quinto Axel Bäck e sesto la vera rivelazione della gara, Calle Lindh, partito col 62 e autore di una rimonta pazzesca dal ventinovesimo posto della prima frazione. Settimo l’altro tedesco Fritz Dopfer, ottavo un altro svedese, Jens Byggmark, di nuovo tra i top ten dopo la stagione scorsa completamente persa per infortunio, nono il norvegese Espen Lysdahl, partito col 42 e classe 1990 come Lindh, undicesimo invece l’altro norvegese Sebastian Foss Solevåg, di un anno più giovane, quarto a Levi e oggi anch’egli in grande rimonta dalla trentesima posizione. Fuori, tra gli altri, l’austriaco Benni Raich, il campione olimpico di specialità Mario Matt e lo statunitense Ted Ligety, che era terzo dopo la prima manche e che si è fermato una decina di porte dopo aver inforcato nella seconda.

Chi non si è fermato è stato invece il francese Alexis Pinturault, squalificato in automatico ma autore comunque di una gara disastrosa. Poca gliria per gli azzurri: decimo Patrick Thaler, peccato che in entrambe le manche abbia sbagliato sull’ultimo dei dossi che caratterizzano la pista svedese, dodicesimo uno Stefano Gross tutto sommato discreto, non così Giuliano Razzoli, ventitreesimo. Ora la Coppa del Mondo maschile approda in Italia per una prestigiosissima quattro giorni: il 19 e il 20 superG e discesa in Val Gardena, il 21 il gigante dell’Alta Badia e il 22 lo slalom in notturna di Madonna di Campiglio.