Paris e numeri che possono portare solo... alla coppa di discesa. E quella frase profetica di Svindal...

Paris e numeri che possono portare solo... alla coppa di discesa. E quella frase profetica di Svindal...
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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Paris e numeri che possono portare solo... alla coppa di discesa. E quella frase profetica di Svindal...

Con la doppietta di Bormio, "Domme" è il 6° all time per numero di vittorie nella disciplina regina. Chiunque arrivato a questi livelli ha conquistato almeno due sfere di cristallo nella specialità. Aksel l'aveva già incoronato quasi 7 anni fa...

Numeri da sogno, che lo pongono già quale terzo azzurro di sempre in termini di vittorie in gare di Coppa del Mondo, alle spalle solo di Alberto Tomba (e le sue 50 perle) e Gustavo Thoeni, che al fianco delle sue quattro sfere di cristallo assolute ci ha messo 24 sigilli nel circuito.

Con i suoi 18 successi all'attivo, Dominik Paris ha tutto il tempo per salire sempre più, considerato che il prossimo 14 aprile compirà “solo” 31 anni; c'è un dato, però, che da un lato impressiona e dall'altro... spaventa e fa pure un po' arrabbiare.

Con la doppietta di Bormio, “Domme” è arrivato a 14 hurrà in discese di CdM, agganciando al 6° posto all time Aksel Lund Svindal e Michael Walchhofer, staccando definitivamente di due lunghezze Kristian Ghedina e Didier Cuche. Davanti rimangono solo “Kaiser” Franz Klammer con 25 trionfi, Peter Mueller con 19, Stephan Eberharter a 18 e il duo Franz Heinzer-Hermann Maier già lì, con una sola vittoria in più.

Ebbene, tutti questi campionissimi appena citati hanno in bacheca almeno due sfere di cristallo della disciplina regina, tranne appunto Paris e, alle sue spalle, proprio Kristian Ghedina. Il grande obiettivo è quello, con il solo Beat Feuz che sembra l'ostacolo tra il jet azzurro e la Coppa del Mondo di discesa libera, per una missione tutt'altro che semplice visto che lo svizzero è anch'egli in gran forma e non sa proprio scendere dal podio (15 nelle ultime 17 discese disputate).

E proprio Svindal fu uno dei primi ad intuire l'enorme qualità di Paris: ancor prima della discesa mondiale di Schladming 2013 (nella foto, i due scherzano dopo la premiazione), nella quale il fuoriclasse norvegese piegò Dominik con l'indimenticato David Poisson medaglia di bronzo, le sue parole furono chiarissime. “Domme non si rende conto di quanto sia forte. Quando lo scoprirà, saranno problemi degli altri”. Ci ha messo forse anche più del previsto, ma da un paio di stagioni è ormai lui il riferimento nella velocità.

In occasione del week-end in Val Gardena, intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, lo stesso Svindal avevo speso altre parole al miele per l'ex grande rivale: “E' uno della vecchia scuola: robusto, solido, coraggioso, perchè lui non ha davvero paura di nulla. Per la Coppa del Mondo generale è troppo difficile, considerato il calendario, ma può vincere dappertutto”.

E se lo dice Aksel, allora anche Wengen potrebbe fare un po' meno paura...

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