I rimpianti del francese, che non ha avuto la chance per tentare il controsorpasso su Kilde: "Fa male quando vinci più gare di tutti e annullano quasi un quarto delle prove tecniche...".
Giovedì 12 Marzo 2020
L'ha sempre definito il suo grande sogno e mai come quest'anno, con il ritiro della sua “bestia nera” Marcel Hirscher, è andato vicinissimo all'obiettivo.
Sono mancati 54 punti ad Alexis Pinturault, per alzare quella sfera di cristallo assoluta che tutti pronosticavano sarebbe andata al transalpino oppure al diretto rivale Henrik Kristoffersen. A beffarli entrambi ci ha pensato Aleksander Aamodt Kilde, a dimostrazione che un polivalente può lottare eccome per la Coppa del Mondo, specialmente con la cancellazione di tante gare tecniche che hanno riequilibrato la situazione.
Alla fine, infatti, si sono corse 9 discese, 6 super-g, 7 giganti e 9 slalom, con 2 paralleli e 3 combinate. Proprio la mancata disputa degli ultimi tre slalom in calendario, così come di due giganti, rappresenta un rimpianto per lo stesso Pinturault: “Certo la cancellazione di quasi un quarto delle gare tecniche è fastidiosa – ha dichiarato il 28enne di Courchevel a Ski Chrono – Giusto che sia finita così? E' difficile rispondere, la situazione era difficile e lo sappiamo tutti, purtroppo non ho avuto la possibilità di giocarmela per la coppa generale e per quella di gigante.
Andremo in vacanza prima del previsto, anche se proveremo a fare qualche test. Vedremo di giorno in giorno...”.
Alexis ricorda: “Ho vinto sei gare (come nel 2015/16, suo primato eguagliato, ndr) e sono arrivato secondo, le classifiche rimangono e sono comunque positive. Proverò a costruire su questo per riprovarci”.
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