Tonetti e la continua rincorsa al podio: "Sono lì, ma devo migliorare qualcosina per farcela"

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Sci Alpinol'intervista

Tonetti e la continua rincorsa al podio: "Sono lì, ma devo migliorare qualcosina per farcela"

Il bolzanino, intervistato da sportnews.bz, ha parlato delle sue prospettive e del possibile obiettivo Milano-Cortina 2026. "Dipenderà anche dalla famiglia".

Centoventicinque pettorali in Coppa del Mondo, con il sogno del primo podio nel massimo circuito ancora da realizzare, sempre e solo accarezzato con un grande rendimento soprattutto nelle ultime due stagioni, quando Riccardo Tonetti si è affermato come uno dei migliori combinatisti in circolazione.

Due volte quinto e una volta quarto nelle tre combinate della scorsa stagione, quarto nella classifica finale di specialità e sempre ai piedi del podio nella gara iridata di Are 2019 e in quella di Bansko (in CdM) corsa pochi giorni più tardi.

Ai colleghi di SportNews, il 31enne bolzanino ha confessato che “sì, chiaramente è fastidioso essere sempre lì senza salire sul podio, ma significa che devo migliorare qualcosina per farcela. Al tempo stesso, è positivo sapere di avere il livello per stare stabilmente davanti in combinata”.

Se l'obiettivo a breve-medio termine non può che essere la caccia alla medaglia sia ai Mondiali di Cortina 2021 che alle Olimpiadi di Pechino 2022, con la tanto discussa combinata alpina confermata nel programma, a precisa domanda sulla possibilità di continuare sino ai Giochi italiani del 2026, l'azzurro è chiaro. “Se posso dire di puntare a Pechino, è chiaro che per quanto riguarda Milano-Cortina potrebbe trattarsi dell'obiettivo finale della carriera, quando avrò 36 anni. Potrò esserci però solo se tutto andrà bene, ovvero senza infortuni e con una certa competitività, ma anche la mia famiglia dovrà essere d'accordo per questa eventuale scelta”.

Sposato con Angela, con la quale nell'estate 2018 ha avuto il piccolo Alessandro, Tonetti sta portando avanti un master in management per guardare avanti, oltre la carriera in pista. “Ora sono completamente concentrato sullo sci, ma nel post mi piacerebbe fare un lavoro dove poter dare un contributo importante. Da coach? Non credo, ma si dice mai dire mai in questi casi”.

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