Vent'anni fa, la due giorni che fece scoprire Bode Miller al mondo tra Val d'Isère e Campiglio

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Vent'anni fa, la due giorni che fece scoprire Bode Miller al mondo tra Val d'Isère e Campiglio

Il 9 dicembre 2001 la prima perla in Coppa del Mondo nel gigante sulla Oreiller-Killy, la notte successiva un capolavoro nello slalom sul Canalone Miramonti. E da quelle 36 ore, il circo bianco si innamorò di un talento unico.

C'è una data precisa, o meglio una due giorni nella quale accadde un po' di tutto, che ha cambiato la storia di un ragazzo diventato fenomeno incantando milioni di appassionati.

Oggi, vent'anni fa, Bode Miller irrompeva con le prime due vittorie della carriera in una Coppa del Mondo che già aveva in parte scoperto il suo enorme talento, ma che il fenomeno del New Hampshire travolse con la sua irruenza e il suo genio ancor prima dei successi contro il cronometro e gli avversari.

Domenica 9 e lunedì 10 dicembre 2001, prima il gigante di Val d'Isère, sulla “vecchia” Oreiller-Killy, poi la notte della 3Tre di Madonna di Campiglio per firmare il bis in slalom; aveva 24 anni il buon Bode, che già aveva esordito in coppa quattro anni prima, con uno straordinario gigante a Park City (era il 20 novembre 1997) concluso in undicesima posizione, mentre in Val d'Isère aveva già fatto capire di avere un certo feeling con il Critérium de la Première Neige, visto che nel 2000 si era piazzato prima sesto e poi terzo (primo podio col pettorale 25, a cui si riferisce la foto in apertura) nei due giganti disputati nel giro di una settimana.

All'inizio dell'annata olimpica 2001/02, però, aveva fatto ancora meglio con il 2° posto nello slalom di Aspen, appena due settimane prima del lungo appuntamento di Val d'Isère, cominciato per Miller con gli impegni tra super-g, dov'era uscito, e discesa (32°), prima di riprovarci in gigante. E' il 9 dicembre e Bode è terzo dopo la 1^ manche, lui partito col pettorale n° 8, a 32 centesimi da Stephan Eberharter, letteralmente scatenato e pronto a vincere tutto nel primo anno post infortunio di Hermann Maier, e a 20 da Frederic Covili, specialista formidabile.

Sarà proprio il francese a concludere alle sue spalle di 2 centesimi, mentre l'austriaco sbaglierà sino a rotolare a + 0”80, salvando il podio per un soffio su Max Blardone e Michael Von Gruenigen, non proprio gli ultimi arrivati.

E così, il 9 dicembre 2001, vent'anni fa oggi, ecco il primo trionfo di Bode Miller in Coppa del Mondo. Non basta, perchè la sera successiva si corre la grande classica sul Canalone Miramonti: 3Tre di Madonna di Campiglio, Giorgio Rocca è al comando e già sogna ad occhi aperti, poi col pettorale 25 scende un autentico marziano, che firma il miglior crono della 1^ manche con 13 centesimi di margine sul livignasco e 43 sull'ex iridato Tom Stiansen. Non basta, perchè il fenomeno statunitense si ripete nella seconda: zero pressione, giù a tutta e vittoria con oltre mezzo secondo sul Giorgione nazionale e 9 decimi sul norvegese, terzo.

E' nata una stella, che poi raccolse altre 31 vittorie in Coppa del Mondo (e quante di più ne avrebbe potute ottenere...), 6 medaglie olimpiche con l'oro in combinata a Vancouver 2010, 5 mondiali con 4 ori, le due Coppe del Mondo assolute nel 2005 e nel 2008 ma, nel cuore degli appassionati, soprattutto quello stile unico, che portò al numero sui teloni della Steilhang di Kitz o alla Stelvio di Bormio fatta quasi tutta su uno sci nel corso della combinata del Mondiale 2005. E a mille altri episodi che torneremo magari a raccontare.

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