Vinatzer guarda il bicchiere mezzo pieno: "Una seconda manche che mi dà fiducia per domani"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Vinatzer guarda il bicchiere mezzo pieno: "Una seconda manche che mi dà fiducia per domani"

Il gardenese, settimo e miglior azzurro, analizza il primo slalom di Garmisch che lascia solo parzialmente soddisfatti Gross (11°), Sala (14°) e Razzoli (21°). Le loro voci nel post gara.

Un'Italslalom uscita delusa dallo slalom olimpico e con tanta voglia di conquistare il secondo podio stagionale, il primo per Alex Vinatzer che non c'è andato neppure troppo lontano con la rimontona nella seconda manche odierna.

Primo bersaglio fallito, però, nella due giorni di Garmisch anche se la prestazione globale di squadra è stata discreta, con quattro atleti tra i primi ventuno. Il gardenese, 7° risalendo dal 23° crono di una prima manche tutta in difesa, ancora deve mettere assieme una gara intera per tornare su uno dei tre gradini del podio, ma guarda il bicchiere mezzo pieno per la prestazione odierna. “Non credevo di poter rimanere davanti così tanto, avendo fatto un errorino nella seconda – le parole di Alex ai microfoni di Ettore Giovannelli (Rai Sport – La pista però si è segnata e io credo di aver fatto una bella manche, che mi dà fiducia per domani. Stiamo lavorando per adattarci ad ogni condizione, per questo finale di stagione mi sono messo in testa di divertirmi ad ogni gara”.

Stefano Gross ha concluso buon 11° e insegue il pass per le finali di coppa, ma vuole di più. “Una discreta prova, anche se non riesco ancora a dare il 100% come in allenamento. Il risultato, comunque, è buono pensando a domenica”.

Tommaso Sala svela un retroscena importante: “Sono partito all'attacco totale nella seconda, ma ho sbagliato quasi subito e, seppur non voglia essere una scusa, mi sono bloccato con la schiena tra la prima e la seconda manche. Spero di stare meglio per domani”.

Infine Giuliano Razzoli, 21esimo e amaro. “Oggi non c'era proprio feeling con la neve, qualcosa non funzionava e dovremo lavorare anche sui materiali. Sono rimasto impreparato a questo manto salato, devo lavorarci perchè ci siamo allenati sempre sul ghiaccio e, praticamente, non trovavamo queste condizioni da quasi un anno”.

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