ALPECIMBRA Fis Children Cup: Italia d'oro con Leonardo D'Incà, regala spettacolo Yuri Colturi

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ALPECIMBRA Fis Children Cup: Italia d'oro con Leonardo D'Incà, regala spettacolo Yuri Colturi

Oggi a Folgaria la prima delle due giornate per la fase internazionale dell'edizione numero 64: splendido 2° posto in gigante di Anna Reita, così come del gardenese Stefan Prinoth alle spalle del figlio e del fratello d'arte (in gara per l'Albania). Tutti i risultati.

Buon sangue non mente. C’è un figlio e fratello d’arte, Yuri Colturi, tra i quattro vincitori della prima giornata della fase internazionale della 64esima ALPECIMBRA Fis Children Cup, che oggi proponeva lo slalom gigante under 14 e lo slalom speciale under 16, disputati sulle collaudate piste di Fondo Grande di Folgaria, dove il bellunese Leonardo D’Incà ha regalato la prima medaglia d’oro all’Italia, vittorioso nello slalom U16.

Per la squadra azzurra è maturato anche un doppio argento, grazie alle prove della piemontese Anna Reita e dell’altoatesino Stefan Prinoth, mentre gli altri due titoli in palio sono andati alla Norvegia, a segno con la under 14 Karole Bakkevig, e alla Repubblica Ceca, oro nello slalom under 16 femminile con Natali Machytkova. Al cancelletto di partenza si sono presentati 321 atleti di 43 nazioni, con gli under 14 impegnati in slalom gigante sulla pista Agonistica e gli under 16 in slalom speciale sulla Martinella Nord.

Nella gara tra le porte larghe maschile, in manche unica, le pennellate vincenti sono state quelle di Yuri Colturi, figlio della olimpionica Daniela Ceccarelli e fratello della già affermata Lara. Il ragazzo di origini piemontesi, al pari della sorella, difende i colori dell’Albania, portata brillantemente in trionfo: a prima vista, Yuri non è propriamente un Golia, ma in quanto a tecnica e verve agonistica è secondo a pochi, qualità che gli hanno permesso di imporsi con 91 centesimi di vantaggio sull’altoatesino Stefan Prinoth, brillante medaglia d’argento dopo il successo conseguito nella gara delle selezioni nazionali.

Yuri Colturi ha saputo interpretare al meglio il tracciato di gara e ora si mette in scia alla sorella Lara, capace nel recente passato di vincere quattro volte alla fase internazionale sui tracciati di Folgaria, per lei ideale trampolino di lancio verso il Circo Bianco. Argento sfavillante per il gardenese Prinoth, come si diceva, che mercoledì aveva vinto il gigante delle selezioni nazionali e oggi ha chiuso secondo, mentre la medaglia di bronzo è finita al collo del norvegese Max Linnerud (a 1”43), seguito dal bulgaro Yordan Stoychev e dal finlandese Kasper Huhtu, appaiati al quarto posto a 1”56 dal vincitore. Nono Pietro Desogus, tredicesimo Mattia Vinatzer, fratello del neo campione del mondo del parallelo a squadre Alex Vinatzer. Diciassettesimo Paolo Peira.

Nel gigante femminile, invece, sembrava fatta per la piemontese Anna Reita, che sognava di regalare il primo oro all’Italia. L’azzurrina, scesa con il pettorale 8, ha fermato il cronometro sul tempo di 58”07, abbassato di appena 3 centesimi dalla norvegese Karoline Bakkevig, scesa per trentottesima. Più staccata la terza classificata, Elin Durr, che ha regalato la gioia della medaglia al piccolo Liechtenstein, precedendo di appena 4 centesimi la britannica Lili Flitton, quarta. Bene anche l’altoatesina Hanna Mahlknecht, sesta a 1”68, con Maeli Nicco sedicesima.

L’Italia ha potuto esultare grazie a Leonardo D’Incà, che ha confermato quanto di buono fatto vedere nei giorni scorsi durante le due gare delle selezioni nazionali, vinte entrambe. Il bellunese tesserato per lo Sci Club Trichiana ha dato vita a un appassionante testa a testa con il portacolori della selezione della Bosnia Erzegovina Anur Mehic. I due già si conoscevano bene e avevano già avuto modo di allenarsi assieme, come raccontato dal vincitore a fine gara. D’Incà ha chiuso la prima manche con 24 centesimi di vantaggio sul rivale, un distacco che non gli ha permesso di fare troppi calcoli nella seconda, interpretata ancora una volta al meglio.

L’azzurrino ha chiuso con il tempo totale di 1’26”29, seguito a 36 centesimi di distanza da Mehic, mentre la medaglia di bronzo è andata al tedesco Ben Horvat (a 0”81), protagonista di una bella rimonta dopo il sesto posto di metà gara. Undicesimo l’altoatesino Matthias Mahlknecht (nove posizioni rimontate nella seconda manche per lui), venticinquesimo Giancarlo Ferraro.

Non è andata altrettanto bene per l’Italia nello slalom under 16 femminile, che ha incoronato “reginetta” dei pali snodati l’atleta della Repubblica Ceca, Natali Machytkova, imprendibile per tutte le altre. La squadra azzurra puntava sulla napoletana Giada D’Antonio: la dominatrice delle selezioni nazionali è uscita nella prima manche, cedendo il testimone a Ludovica Vottero, quarta a metà gara ma poi costretta a sua volta a rimandare al gigante i sogni di gloria. Assieme a Machytkova, a completare una top 3 tutta straniera, sono salite sul podio la polacca Iga Kazmarek (seconda a 1”39) e la slovena Lina Sostarko (terza a 1”80).

Da sottolineare la prova di Kazmarek: partita con un pettorale alto, il 66, la polacca ha chiuso la prima discesa all’ottavo posto, per poi far segnare il miglior tempo nella seconda. Una prestazione che le ha permesso di garantirsi un pregiatissimo argento. Ottava la migliore delle italiane, Benedetta Rosa Raineri, mentre Vittoria Pais Bianco si è classificata quindicesima. Sabato sono in programma i quattro atti finali dell’edizione numero 64 dell’ALPECIMBRA Fis Children Cup, ovvero lo slalom gigante allievi maschile e femminile sulla pista Agonistica e in parallelo lo slalom speciale ragazzi maschile e femminile sulla pista Martinella Nord, tutto con start alle ore 9.00.

Prima dei saluti spazio alla cerimonia di premiazione ufficiale, che si terrà in Piazza Marconi a Folgaria, dove verrà svelata anche la nazione vincitrice.

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