Fondazione Matilde Lorenzi, un mese dopo ecco l'atto notarile per cominciare una grande avventura

Fondazione Matilde Lorenzi, un mese dopo ecco l'atto notarile per cominciare una grande avventura
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Fondazione Matilde Lorenzi

Sci Alpinol'iniziativa per matilde

Fondazione Matilde Lorenzi, un mese dopo ecco l'atto notarile per cominciare una grande avventura

Il 28 ottobre la tragedia in Val Senales, oggi a Rivoli la meravigliosa famiglia Lorenzi ha dato vita ad una realtà che potrà fare tantissimo per il movimento. Intanto la Procura di Bolzano "risponde" al Csm e spiega i motivi della mancata apertura di un'inchiesta.

Fondazione Matilde Lorenzi, un mese dopo.

Un coraggio e una forza straordinarie, da parte di Elena e Adolfo, i genitori di Matilde, e di Lucrezia, Giosué e Matteo, i fratelli della stellina che lo sci tricolore piange da quando, lo scorso 28 ottobre, quella maledetta caduta in allenamento sulla pista “Grawand G1” ci ha portato via la campionessa italiana di super-g.

Un mese dopo, ecco l'atto che dà il via, anche se ci vorranno 1-2 mesi per renderla effettivamente operativa, alla grande avventura della fondazione che, nel nome di “Matildina”, si propone di fare tanto e risultare un punto di riferimento per il mondo dello sci e la sicurezza degli atleti in primis.

A Rivoli, davanti al notaio di fiducia, la famiglia Lorenzi ha firmato i documenti per dare vita a questo meraviglioso progetto che ha una missione in primis, quella denominata “Matildina4Safety” con l'obiettivo di sviluppare, promuovere e implementare la sicurezza sulle piste attraverso progetti di formazione, ricerca e sviluppo. Nei prossimi mesi sarà comunicato il board tecnico-scientifico che affiancherà la famiglia Lorenzi e la Fondazione nella realizzazione di diverse iniziative: chiunque può contribuire, anche con una semplice idea, inviando una mail a matildina4safety@gmail.com.

Nel frattempo, oggi pomeriggio la Procura di Bolzano ha “risposto” a quanto depositato dal consigliere del Csm, Ernesto Carbone, nei giorni scorsi relativamente alla mancata apertura di un fascicolo da parte della Procura stessa, accusata in merito alla completezza delle indagini per la morte della ventenne piemontese. “Si è ritenuto e si ritiene tutt'ora che l'evento mortale sia stato causato da un fatto meramente accidentale neppure astrattamente qualificabile come reato”, si legge nel comunicato, come riporta l'Ansa – Il relativo fascicolo è stato iscritto a modello 45 (come fatto non costituente reato) e non sono stati disposti neppure accertamenti autoptici, ma questa Procura ha rilasciato il prima possibile il nulla osta alla sepoltura, anche per rispetto della famiglia”.

Nel tratto dove si era verificato l'incidente – continua la nota - le stesse caratteristiche della pista erano tali da escludere qualsivoglia obbligo di attivazione da parte del gestore, non sussistendo alcuna insidia interna o esterna alla pista, che dovesse giustificare l'adozione di apposite cautele, e non ravvisandosi né da parte dei Carabinieri né da parte della Procura la violazione di alcuna regola cautelare”.

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