Il calendario della Coppa del Mondo 2020/21 verso cambiamenti importanti, attesi già nei prossimi giorni. E la Federazione Internazionale ufficializza i protocolli con tamponi obbligatori.
Mercoledì 19 Agosto 2020
Dopo l'opening di Soelden, confermato e anticipato di una settimana (17-18 ottobre), il week-end del parallelo a Lech/Zuers il 14-15 novembre e i due slalom di Levi della settimana successiva, gare che non dovrebbero avere problemi in tema di sicurezza legata al Covid-19, la stagione del grande sci verrà quasi certamente stravolta a partire dalla trasferta nordamericana.
Da mesi si vocifera della possibilità che vengano cancellate in toto le tappe di Killington e Lake Louise per le donne (prove tecniche prima e “tripletta” di velocità in Canada), oltre alle cinque gare maschili previste in Alberta prima e in Colorado poi, ovvero con la classica tre giorni di Beaver Creek. Secondo quanto riferito al “Blick” dal direttore marketing di FIS, Juerg Capol, “è decisamente improbabile si possano svolgere gare in quei luoghi a novembre”, ammettendo però la possibilità di spostarle a fine febbraio, dopo i campionati del mondo di Cortina, quando le restrizioni (con le problematiche legate soprattutto all'eventualità della quarantena) potrebbero essere minori.
Già nei prossimi giorni, la FIS ha intenzione di mettere nero su bianco il nuovo piano che, secondo quanto già emerso con la possibilità di un secondo slalom a Schladming, vedrebbe la stessa Wengen rinunciare a combinata e slalom per mandare in scena, sul mitico Lauberhorn, la classicissima discesa e un super-g, disputato l'unica volta nel 1994 e vinto da Marc Girardelli. Un'ipotesi, questa, confermata dallo stesso presidente di Swiss-Ski, Urs Lehmann, in quanto la linea generale della Federazione Internazionale è quella di tenere separate le gare di velocità con quelle tecniche, in modo da non bloccare completamente l'attività anche in caso di positività nei vari “gruppi”.
FIS che oggi ha pubblicato i protocolli ufficiali da seguire in vista della prossima stagione: si parla di tampone obbligatorio, con risultati precedenti di 72-96 ore rispetto all'arrivo sul sito di gara, per tutti i partecipanti agli eventi, oltre a test sierologici che si aggiungeranno per gli atleti ai normali controlli antidoping. Un metodo che servirà a creare un “passaporto immunità FIS” per coloro che sviluppano gli anticorpi al virus.
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