Giovani finalmente in arrivo: da Ghisalberti a Viviani, da Kastlunger ai 2001 terribili, esordi e speranze

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Giovani finalmente in arrivo: da Ghisalberti a Viviani, da Kastlunger ai 2001 terribili, esordi e speranze

Mai come in questa prima parte di stagione, si sono visti debuttanti azzurri in Coppa del Mondo. Vinatzer (classe '99) è un caso più unico che raro, ma si può fare. E ora tocca a Saracco e (probabilmente) Zazzi.

Da anni si prega che arrivino giovani in grado di rinforzare squadre nazionali italiane che, seppur molto competitive con le punte (Paris e il trio delle meraviglie al femminile su tutti), certamente hanno sofferto di “buchi” importanti, vedi discipline tecniche al maschile (in primis il gigante)o lo slalom rosa che ha sofferto per tanti anni prima di trovare le speranze in talenti come Della Mea, Rossetti e Peterlini, ma chiaramente è una disciplina ancora lontana dal vertice.

In questa annata 2020/2021 qualcosa si è mosso, con le scelte dei tecnici (in certi casi anche forzate da situazioni non prevedibili, vedi il Covid che ha colpito Razzoli e Sala) che si sono indirizzate verso la nouvelle vague, d'altronde lo stesso presidente Flavio Roda, dopo la debacle azzurra nel primo gigante uomini di Santa Caterina, aveva parlato chiaro e tondo di voler vedere giovani con spazio in squadra.

Ci vuole pazienza, non tutti nascono Vinatzer che è un classe '99 già pronto (sin dalla scorsa stagione) ai piani alti, ma quella di Alex è comunque una strada tracciata. Gli ultimi esordienti azzurri in Coppa del Mondo saranno Carlotta Saracco, che scenderà in pista per la prima volta nel massimo circuito in occasione dello slalom di Semmering, martedì 29 dicembre, e molto probabilmente Pietro Zazzi, convocato per le gare veloci di Bormio a partire dalle prove al via domani.

Una ventunenne, con un'esperienza importantissima a livello giovanile e poi frenata da vari problemi, tanto da finire pure fuori dai quadri nazionali nell'avvicinamento a questa stagione, e un 26enne con una storia del tutto particolare come il valtellinese.

Prima di loro, però, sono stati gettati nella mischia tanti ragazzi facenti parte di un progetto a livello giovanile che Max Carca ha coltivato prendendolo in mano nella primavera 2019; hanno cominciato le ragazze, con il dt Gianluca Rulfi che ha portato a Soelden, per il gigante inaugurale, la ventenne bergamasca Ilaria Ghisalberti, per poi vedere in pista per i due slalom di Levi la 21enne genovese Serena Viviani.

In Alta Badia, per il gigante sulla Gran Risa, è stata la volta dei 2001 terribili provenienti proprio dal gruppo junior – squadra C, ovvero Giovanni Franzoni e Filippo Della Vite, seguiti a ruota da un '99 di grande qualità come Tobias Kastlunger, che ha esordito nello slalom badiota e fatto il bis il giorno successivo a Madonna di Campiglio.

Certo, qualche sacrificio logicamente va fatto, vedi Daniele Sorio che non è stato convocato per il gigante di domenica scorsa, con quegli atleti in “età di mezzo”, dal 26enne bresciano ad Alex Hofer, Stefano Baruffaldi (primi punti in CdM a 28 anni, nel primo gigante di Santa Caterina) e Hannes Zingerle, oppure Federico Liberatore e Tommaso Sala se parliamo di slalom, che andranno gestiti al meglio potendo risultare ancora risorse importanti (basti vedere quanto fatto da Hofer nei primi giganti di Coppa Europa). Lo stesso discorso vale nel settore femminile con Cillara Rossi, Bertani, la stessa Midali ripartita da lontano e con tanta voglia di ritrovare un pettorale in CdM dopo gli ultimi successi.

E poco male se gli esordienti non hanno portato a casa punti, sappiamo tutti quanto sia complicato farlo nelle primissime gare e con quei pettorali, tanto che gli stessi Franzoni e Della Vite parteciperanno certamente pure ai due giganti di Adelboden (sfruttando anche il fatto che Moelgg e Maurberger, rientranti dopo i rispettivi problemi fisici, preferiscono concentrarsi sullo slalom).

Chi potrebbero essere i prossimi talenti da vedere al massimo livello dello sci? A livello di squadra donne, ma devono ancora gareggiare in questa stagione di Coppa Europa nella velocità, dopo i continui stravolgimenti nel calendario, le due classe '99 Monica Zanoner (bronzo all'ultimo mondiale jr in discesa) e Giulia Albano, valdostana che già fece benissimo nel circuito continentale la scorsa stagione. E occhio alla 2000 Celina Haller, slalomista che nelle gare FIS di questa prima parte di stagione si è messa in luce più volte.

Tra i ragazzi, altri due 2001 come Matteo Bendotti e Tommaso Saccardi stanno crescendo a vista d'occhio, ma anche lo stesso '98 Pietro Canzio potrebbe avere una chance. Presto o tardi che sia, il futuro sta finalmente arrivando.

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