Il Consiglio di Stato riabilita quattro istruttori nazionali: un caso che fa scuola e che approfondiamo

Il Consiglio di Stato riabilita quattro istruttori nazionali: un caso che fa scuola e che approfondiamo
Sci Alpinoil caso

Il Consiglio di Stato riabilita quattro istruttori nazionali: un caso che fa scuola e che approfondiamo

Maurizio Armari, Maurizio Audisio, Michele Fontana e Mario Taller, a seguito di anni di battaglie legali, dovranno essere riabilitati dalla FISI dopo che una commissione illegittima e irregolare li aveva esclusi. L'avvocato Alessandra Persio Pennesi, che già vinse una causa analoga vent'anni fa, ci spiega come sono andate le cose: "Ho preso a cuore questa situazione conoscendo l'ambiente".

E' un caso importante, quello deciso dal Consiglio di Stato con l'ordinanza del 7 aprile 2022, n. 1560; importante, non solo per i diretti interessati, ma per l'intera categoria degli istruttori nazionali di sci alpino, considerato il ruolo delicato che essi svolgono nell'ambito della Federazione Italiana Sport Invernali, e la severa regolamentazione che concerne l'esercizio della loro professione.

Una storia che va avanti dal 2017, e che poche ore fa è stata decisa in sede cautelare dal Consiglio di Stato, ordinando alla FISI Coscuma di re-inserire nell'apposito elenco gli istruttori Maurizio Armari, Maurizio Audisio, Michele Fontana e Mario Taller. Questi ultimi, infatti, non avendo superato l'esame di riconferma tecnica (obbligatorio ogni 3 anni) avevano contestato sin da subito, affidandosi agli avvocati Roberto Colagrande e Alessandra Persio Pennesi, la correttezza dell'operato della commissione esaminatrice, sia con riferimento alla relativa legittimazione, sia con riferimento alle modalità di svolgimento delle prove tecniche.

Ebbene, il Supremo Collegio, accogliendo l'appello proposto dagli istruttori, ha in effetti ritenuto l'irregolarità della commissione esaminatrice e l'illegittimità del suo operato, così come l'invalidità dell'aggiornamento tecnico svoltosi a Cervia e Milano Marittima.

In sostanza, il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Collegio di Garanzia del Coni a Sezioni Unite. In particolare, con tale decisione il Coni a suo tempo riconobbe:

1) violazione, da parte della FISI, dei principi di imparzialità, obiettività e trasparenza delle commissioni giudicatrici e dei generali principi in materia di onere e valutazione della prova, nonché l'omessa e insufficiente motivazione circa l'effettivo svolgimento delle operazioni di sorteggio per le nomine dei commissari nel rispetto delle prescrizioni di cui al citato art. 22 Regolamento FISI-Coscuma, con conseguente invalidità della costituzione della commissione esaminatrice la quale è posta a garanzia dell'imparzialità, della correttezza e della trasparenza dell'intera procedura;

2) violazione, da parte della FISI, e falsa applicazione degli art. 19 e 20 del Regolamento FISI-Coscuma per omesso aggiornamento obbligatorio annuale: L'aggiornamento annuale ha la funzione di aggiornare gli istruttori, di renderli edotti sugli esercizi che saranno oggetto della conferma triennale. La suddetta conferma, come previsto dall'art. 20 comma 2 del Regolamento FISI-Coscuma, “verte su esercizi pratici predisposti dalla commissione esaminatrice al momento del suo insediamento”, risultando evidente che altrettanto pratico debba essere l'aggiornamento, il quale altrimenti non assolverebbe la propria funzione.

Resta il fatto che gli istruttori hanno perso gli ultimi 5 anni di lavoro, ma è comunque una grande vittoria quella ottenuta con il sostegno degli avvocati Roberto Colagrande e Alessandra Persio Pennesi.

 

VENT'ANNI DOPO...

 

Abbiamo contattato l'Avv. Alessandra Persio Pennesi per capire nel dettaglio quanto accaduto e come la decisione del Consiglio di Stato possa risultare decisiva per il mondo dell'insegnamento dello sci.

Il legale reatino, infatti, conosce a fondo le dinamiche che ruotano attorno al pianeta neve: basti pensare che l'Avv. Alessandra Persio Pennesi già vent'anni fa ottenne un importante successo nelle aule di giustizia amministrativa per una vicenda analoga a quella che oggi vede protagonisti i citati istruttori, e attualmente sta seguendo la questione (tutt'altro che chiusa) legata alle elezioni federali del 2018 per le quali si candidò Franco Vismara. “Ho preso a cuore il caso di questi ragazzi che mi hanno contattata, perchè conosco bene l'ambiente dello sci in Italia - le parole dell'Avv. Alessandra Persio Pennesi - La vicenda è molto chiara: il provvedimento cautelare del Consiglio di Stato è stato emesso ricorrendo i presupposti di fondatezza del ricorso, in particolare sotto il profilo dell'urgenza di evitare danni irreparabili a questi professionisti, che, loro malgrado, si sono trovati nell'impossibilità di lavorare”.

E ancora: “E' stato ripreso quanto deciso dal Coni, che giudicò illegittima/irregolare la commissione di quell'esame; con questa pronuncia, si è chiuso un cerchio”.

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