L'indiscrezione del "Blick": paralleli e combinate sacrificati causa Covid, Davos rischia di non rientrare

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Sci Alpinocoppa del mondo 2020/21

L'indiscrezione del "Blick": paralleli e combinate sacrificati causa Covid, Davos rischia di non rientrare

Il 3 ottobre l'ufficialità dei calendari di Coppa del Mondo, ma il quotidiano elvetico conferma che si procederà a "blocchi" di gare, con Sankt Moritz e Crans-Montana verso tre gare veloci a testa per il settore femminile.

Ci saranno tanti cambiamenti e anche sorprese, questo ormai è certo.

Dopo la cancellazione delle gare nordamericane, per salvare la Coppa del Mondo 2020/21 e ridurre al minimo i rischi legati al Coronavirus, la FIS si sta dirottando sempre più verso un piano che prevede gare di discipline veloci da una parte e tecniche dall'altra, negli stessi luoghi e se possibile evitando incroci tra settore maschile e femminile, che già ci saranno per i giganti di Soelden e gli slalom di Levi.

Se l'ingresso del “week-end del parallelo” a metà novembre a Lech/Zuers non è ancora in discussione, il “Blick” riporta come praticamente tutte le località svizzere verranno coinvolte in variazioni, a partire da quella di cui si parla da settimane per quanto riguarda Wengen, dove si potrebbero disputare una discesa e un super-g, eliminando la combinata e spostando lo slalom a Schladming.

Proprio le combinate e i paralleli (per la gioia di molti appassionati...) potrebbero scomparire dal nuovo calendario che verrà ufficializzato entro il prossimo 3 ottobre; Davos rischia di non rientrare neppure, quasi 37 anni dopo l'ultima volta, per il parallelo del 1° gennaio che potrebbe quindi saltare, ma prima ancora si pensa di togliere il parallelo di Sankt Moritz, dove le donne già avranno una discesa (recupero di Lake Louise) in aggiunta al super-g previsto e, quasi certamente, un'altra gara veloce.

Trittico tra discesa e super-g che potrebbe coinvolgere anche Crans-Montana, dove attualmente sono previste una discesa e una combinata (tanto cara a Federica Brignone) sulla pista del Mont Lachaux. “Sì, è possibile una variazione di questo tipo e abbiamo già fatto richiesta a Swiss-Ski”, ha dichiarato al quotidiano elvetico Hugo Steinegger, capo del comitato organizzatore della classica nel Canton Vallese.

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