Il terribile incidente d'auto del 1991 sembrava aver compromesso tutto, poi la rinascita e quelle magie a Kitz...
Dal primo podio sulla Saslong alla spaccata sulla Streif, passando per il saluto a Torino 2006, ma anche la delusione di Bormio '95 e i titoli mondiali sfiorati. Kristian Ghedina e i suoi 10 momenti clou, al di là delle vittorie e dei titoli. Un velocista speciale che, nel nostro “GhedoDay”, celebriamo con questa carrellata.
10) Il primo podio in Gardena - 16 dicembre 1989 - Discesa Libera
Vent'anni appena compiuti e il feeling con la pista sulla quale trionferà per quattro volte, esplode subito nel periodo del dominio svizzero. Sulla Saslong detta legge Zurbriggen su Heinzer, con Besse e Fahner 4° e 5°, ma sul terzo gradino del podio c'è lui, il “Ghedo” da Cortina che festeggia la sua prima top 3 in Coppa del Mondo.
9) Esordio mondiale con medaglia a Saalbach - 30 gennaio 1991 - Combinata
E' il primo campionato del mondo per Ghedina, subito 9° in super-g e poi sorpresona nella combinata di sette giorni più tardi. L'argento tra gli austriaci Stephan Eberharter (che poi tornerà al vertice solo sei anni più tardi) e Guenther Mader è tutto da festeggiare, anche perchè fuori dal podio finisce gente come Paul Accola e Steve Locher.
8) Un capriolo lo... saluta sulla Saslong - 18 dicembre 2004 - Discesa Libera
La penultima apparizione in Val Gardena si trasforma in magia, quando nello schuss finale della Saslong, Ghedina viene affiancato da un capriolo che sta attraversando la pista al suo passaggio: il 12° posto finale, a 1”19 dal vincitore Max Rauffer, conterà il giusto... Nel post gara e nei giorni successivi, non si parlerà d'altro che di quel “saluto” così speciale.
7) Il bronzo amaro al Sestriere - 8 febbraio 1997 - Discesa Libera
E' il Mondiale di casa e il “Ghedo” ci arriva da grande favorito, dopo l'argento mondiale di un anno prima a Sierra Nevada, non fosse che la caduta di Wengen, dopo la terza vittoria ottenuta in meno di un mese, ha lasciato qualche strascico. Sulla Kandahar Banchetta va così in scena la grande sorpresa, con Bruno Kernen che beffa Lasse Kjus per 7 centesimi, con l'ampezzano bronzo a 35 (appena un centesimo davanti a Fritz Strobl), dopo aver perso tanto, troppo nel primo tratto ripido della pista piemontese che lascerà per tanto tempo un sapore amaro.
6) L'addio dopo la quinta Olimpiade - 12 febbraio 2006
I Giochi in Italia rappresentano l'occasione ideale per salutare il circo bianco, quasi 17 anni dopo il primo podio in Coppa e alla quinta partecipazione a cinque cerchi. Ghedina non otterrà un grande risultato nella discesa olimpica (23°), ma il pubblico lo omaggerà con un tributo da brividi. Un mese più tardi, il 15 marzo 2006, l'ultima gara nel massimo circuito ad Are, conclusa con un onorevolissimo 13° posto.
5) L'ultimo sussulto a Chamonix - 8 gennaio 2005 - Discesa Libera
Sulla “Verte”, già domata nel 1997, il “Ghedo” regala a tutti i suoi tifosi l'ultimo podio, il 33esimo in Coppa del Mondo. Ad oltre 35 anni, solo l'emergente austriaco Johann Grugger lo precederà di 11 centesimi, con il jet azzurro davanti all'iridato in carica Michael Walchhofer.
4) Il drammatico incidente sulla Milano-Torino - 7 aprile 1991
E' una domenica di primavera quando il “Ghedo”, amante della velocità anche in auto, si schianta a quasi 200 kmh (come confesserà qualche tempo dopo) all'altezza di Arluno. Le sue condizioni appaiono subito gravissime, tra le lamiere della Passat distrutta per un incidente che si dice subito essere stato causato dallo scoppio di uno pneumatico. Kristian rimarrà in coma per tre giorni all'ospedale di Rho, ma il trauma cranico e i danni cerebrali preoccupano più di ogni altra cosa. Ci vorranno mesi per ritrovare equilibrio, riflessi e per far vedere a tutti di avere ancora quella follia dentro che lo riporterà in pista già all'inizio della stagione 1991/92, con un incredibile 6° posto nella sua Val Gardena, alla seconda gara di Coppa dal rientro. Solo 3 anni e un mese più tardi, però, arriverà il podio atteso con il 3° posto a Kitzbuehel e, la settimana successiva, il trionfo nella discesa di Wengen. Sì, il “Ghedo” è tornato.
3) La rinascita nel tempio - 13 gennaio 1995 - Discesa Libera
Kitzbuehel, Streif. Due nomi che incutono timore solo a citarli, ma che rappresentano il paradiso per Ghedina. Il primo podio dopo l'incidente stradale del 1991, arriva proprio nel tempio dello sci: un 3° posto favoloso, a 32 centesimi da Luc Alphand e appena alle spalle di Patrick Ortlieb, secondo. Il giorno successivo arriverà un 11° posto nella seconda discesa sulla Streif, laddove nel '90 il Ghedo rischiò già l'osso del collo volando sull'Hausbergkante a causa della rottura di un attacco. Un rapporto speciale con “la” pista per eccellenza, sino al trionfo del 1998...
2) La beffa di Bormio - 15 marzo 1995 - Discesa Libera
Ghedina arriva da leader della classifica di Coppa del Mondo in discesa, nella lotta con Luc Alphand sulla Stelvio che ospita le finali che vedranno trionfare gli azzurri su tutti i fronti, con Tomba che si prende la sfera di cristallo generale e di slalom e gigante, mentre Runggaldier trionfa in super-g. L'unico a masticare amaro sarà proprio Kristian, che perde la “coppetta” per la miseria di 11 punti a vantaggio del francese, vincitore con Ghedo sesto: basterebbe un atleta per togliere il successo ad Alphand, ma A.J. Kitt e Lasse Kjus, poi 2° e 3° al traguardo, non riescono nell'impresa mentre l'ampezzano aspetta al traguardo e vede svanire la chance più grande di portare a casa una coppa che non riuscirà mai a conquistare.
1) La “spaccata” sulla Streif - 24 gennaio 2004 - Discesa Libera
L'aveva già testata in prova, ma sognava di farlo in gara, davanti ad oltre 50mila tifosi impazziti e... in piena corsa per il podio. Kristian Ghedina entra nella leggenda un giorno di fine gennaio a Kitz, quando piomba nello schuss dopo l'Hausbergkante e, sul salto finale che, all'epoca, ancora era un... salto, allarga gli sci in maniera evidente, troppo evidente per non pensare che fosse tutto già pensato per una vera e propria spaccata, in omaggio alla gente presente nel tempio. A 140 kmh, per poi concludere pure al 6° posto. “Solo lui poteva fare una cosa del genere”, disse l'olimpionico Markus Wasmeier. E solo il Ghedo lo farà nella storia di Kitzbuehel...
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Approfondimenti
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Plan de Corones | 33/34 | 5-30 cm |
La Thuile | 31/38 | 20-40 cm |
Passo del Tonale | 29/30 | 20-70 cm |
Alpe di Siusi | 22/24 | 50-80 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Andalo | 19/20 | 35-45 cm |
Pila Aosta | 12/14 | 20-30 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
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La gran rimonta del gardenese vale un 8° posto importante, nel gigante sulla Gran Risa che anticipa lo slalom di lunedì. Il trentino, 13esimo: Volevo di più da questa gara, ma l'attitudine è quella giusta.
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