La Coppa Europa 2020/21 ha il suo calendario definitivo: quanta Italia, da Livigno a Sella Nevea

In attesa del calendario definitivo della prossima Coppa del Mondo, è stata rimodulata e presentata la stagione 2020/21 del circuito di Coppa Europa.

La FIS ha voluto salvare il circuito continentale, pur cancellando le tappe iniziali tra Levi e Funesdalen, partendo con il calendario femminile il 30 novembre-1 dicembre con i due giganti norvegesi di Trysil, la stessa località dove il 3-4 dicembre andranno in scena due slalom (prima di spostarsi a Sankt Moritz con un doppio super-g nel menu). Ovviamente sono state raggruppate il più possibile gare della stessa specialità, come sarà sin dal principio per gli uomini che inaugureranno l'annata l'1-2 dicembre a Reiteralm, per poi affrontare le gare di Zinal e arrivare in Italia.

Sarà Livigno ad inaugurare la dieci giorni tutta italiana: il “Piccolo Tibet” è la grande novità, con un parallelo maschile l'11 dicembre e uno femminile il giorno successivo, possibile preambolo del sogno Coppa del Mondo nei prossimi anni. Confermatissima Santa Caterina Valfurva, con due discese maschili il 14-15 del mese, con la Val di Fassa che avrà le due discese femminili su “La Volata” (cancellate nel 2019) il 17-18, seguite dai due classici giganti per le ragazze il 20 e 21 in quel di Andalo. Gli uomini, invece, disputeranno i due tradizionali slalom di Obereggen e Pozza di Fassa il 17 e 18 dicembre, chiudendo il 2020 a Zauchensee.

Da gennaio blocchi di gare tra Francia, con il trittico da Tignes a Val Cenis e Vaujany, e Svizzera con ben quattro tappe a Gstaad, Crans-Montana, Wengen (doppio super-g maschile) e Melchsee Frutt. L'Italia tornerà protagonista il 22-23 gennaio con i giganti maschili di Folgaria, ma anche a febbraio ecco Val Sarentino (9-11 febbraio) per le ragazze con due super-g e una combinata, mentre gli uomini andranno a Sella Nevea il 24-25 febbraio per due discese.

Finali distribuite, dal 15 al 21 marzo, tra Saalbach e Reiteralm che avranno così le loro gare conclusive cancellate nel marzo 2020 causa pandemia.