La festa nel team event è nordamericana. Radamus: "Successo di squadra meraviglioso". Norvegia, che peccato...

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La festa nel team event è nordamericana. Radamus: "Successo di squadra meraviglioso". Norvegia, che peccato...

L'oro degli Stati Uniti, il bronzo di un Canada che sta vivendo un Mondiale super-g. Il titolo bis "regalato" da Haugan, per gli scandinavi manca ancora l'oro (come in casa Austria).

Un po' di fortuna, con quei 2 centesimi decisivi per piegare la Polonia al primo turno, ma soprattutto l'incredibile (neppure troppo, se vogliamo, visto che parliamo di parallelo) episodio della run decisiva nella finalissima con la Norvegia, quando a Timon Haugan sarebbe bastato superare Tommy Ford, oggettivamente più che abbordabile per lo scandinavo, ma la partenza è stata fatale risolvendo di fatto la contesa in un amen.

Stati Uniti per la prima volta campioni del mondo nel team event, senza Mikaela Shiffrin ma con due riferimenti assoluti in questa specialità quali sono Paula Moltzan e River Radamus. Il classe '98, già ottimo quarto in combinata, era semplicemente “su di giri” nell'intervista concessa a Rai Sport: “E' meraviglioso vincere di squadra come abbiamo fatto oggi – le parole di RR – Abbiamo sempre avuto questo spirito di gruppo, ma era difficile immaginare di arrivare al titolo”.

Titolo che sembrava ad un passo per la Norvegia, già d'oro a Cortina 2021, ed è il terzo argento in questa rassegna iridata per il team scandinavo, dopo i due di Kilde nella velocità (e si aggiunge il bronzo in super-g di Kajsa Vickhoff Lie).

Applausi per Thea Louise Stjernesund, una delle migliori specialiste al mondo nel parallelo, ma anche per quel piccolo fenomeno di Alexander Steen Olsen, che ha piegato Radamus nella finalissima e sembrava aver lanciato i suoi.

Sul terzo gradino del podio un Canada che rappresenta la seconda sorpresa di giornata, perchè era difficile immaginare che i nordamericani eliminassero nei quarti la Svizzera, prima di cedere agli USA nel “derby” di semifinale e poi piegare l'Austria nella small final. Una bellissima impresa quella di Britt Richardson, Valérie Grenier, Erik e Jeffrey Read, per la terza medaglia dopo le due di Crawford e Alexander in super-g e discesa.

Chapeau.

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