La lettera di Kilde, Shiffrin, Brignone e quasi 200 atleti alla FIS: "Salviamo l'ambiente e le discipline invernali"

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La lettera di Kilde, Shiffrin, Brignone e quasi 200 atleti alla FIS: "Salviamo l'ambiente e le discipline invernali"

Mentre la Federazione Internazionale guidata da Johan Eliasch si è inventata una seconda trasferta nordamericana che ha fatto discutere e non poco, ecco il documento inviato dagli stessi protagonisti dello sci e non solo, preoccupati per la sostenibilità di un futuro in pericolo. Riguardo alla Coppa del Mondo, la proposta è quella di cominciare a fine novembre e terminare la stagione a metà aprile.

Un grido d'allarme che proviene dagli atleti stessi, quasi 200 che hanno firmato una lettera, inviata direttamente alla FIS in occasione dei campionati del mondo di sci alpino a Courchevel Méribel, per lamentare lo scarso interesse da parte di chi comanda gran parte del panorama internazionale delle discipline invernali riguardo alle problematiche legate all'ambiente e, di conseguenza, proprio agli sport della neve.

Come riporta “Ski Racing”, tra i firmatari ci sono campioni come Mikaela Shiffrin, Federica Brignone e Aleksander Aamodt Kilde, ma anche campioni del freeride come l'azzurra Arianna Tricomi. D'altronde, tra ottobre e novembre è stato record di gare cancellate, per non parlare di tutte le variazioni per lo sci alpino (e non solo) anche a gennaio, senza contare le problematiche per allenarsi nel periodo estivo. “È giunto il momento di affrontare un argomento davvero importante – aveva dichiarato lo stesso Kilde dopo la discesa mondiale – Il mondo sta cambiando sul piano della sostenibilità ambientale e l'impatto sul nostro sport è enorme. Voglio che le generazioni future vivano l'inverno come noi e siano in grado di praticare queste discipline”.

Julian Schuetter, giovane velocista della nazionale austriaca, è l'ambasciatore dell'organizzazione no profit “Protect Our Winters” (POW) e ha “guidato” le richieste degli atleti alla Federazione Internazionale guidata da Johan Eliasch, che sinora in tal senso ha fatto ben poco, pensando più che altro ad allargare i confini (e di conseguenza i profitti) del circo bianco, tanto che proprio in questi giorni gli uomini tornano oltreoceano per la seconda trasferta nordamericana. “Stiamo già sperimentando gli effetti del cambiamento climatico nella nostra vita quotidiana e nella nostra professione – hanno scritto i campioni della neve nel documento inviato alla FIS – Siamo consapevoli degli attuali sforzi di sostenibilità che la FIS sta attuando e li consideriamo insufficienti.

Questa è la nostra gara più importante, vinciamola insieme”.

Nello specifico, per quanto riguarda la Coppa del Mondo di sci, c'è la richiesta di spostare lo start stagionale da fine ottobre a fine novembre, chiudendo poi oltre metà aprile rispetto all'attuale mese di marzo. Inoltre, “serve un calendario più ragionevole anche a livello geografico per ridurre le emissioni di carbonio. Le gare di Beaver Creek a novembre e quelle di Aspen a marzo sono a 50 km di distanza l'una dall'altra. Pianificare questi due appuntamenti l'uno dopo l'altro ridurrebbe enormemente gli sprechi”.

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