Dopo quanto deciso ieri dal Tribunale di Milano, che ha ribaltato la prima sentenza impedendo alla Federazione un nuovo accordo di fornitura e sponsorizzazione per l'abbigliamento, da via Piranesi viene annunciato "l'utilizzo degli strumenti di legge per veder riaffermate le proprie ragioni".
Giovedì 21 Luglio 2022
Il caso che vede coinvolte Kappa, tramite la proprietaria del marchio BasicItalia, e la Federazione Internazionale Sport Invernali, come abbiamo scritto nelle scorse ore ha vissuto una svolta con la sentenza del Tribunale di Milano che, per farla breve, obbliga la FISI a non concludere accordi per il prossimo quadriennio olimpico con terzi, nel caso specifico la Giorgio Armani Spa la cui offerta era stata pareggiata dal marchio torinese, che aveva fatto valere il suo diritto di prelazione come da contratto pattuito in precedenza.
Nella mattinata odierna, è arrivata la replica da via Piranesi a questa decisione, con una nota stampa che riportiamo integralmente. “Faacciamo riferimento al contenzioso instaurato da Basic Italia (Kappa) nei confronti della FISI per il mancato rinnovo del contratto di fornitura e sponsorizzazione – si legge nel comunicato – Come noto, nel corso del giudizio di merito è stato altresì proposto da Basic Italia un ricorso per un provvedimento di urgenza, che lo stesso giudice competente nel giudizio di merito ha rigettato dando piena ragione alla FISI.
Proposto appello da Basic avverso la decisione sul provvedimento d'urgenza, il giudice di appello ha riformato la decisione per motivi che la Federazione considera manifestamente erronei ed illegittimi. Certa della correttezza del proprio operato, la Federazione, astenendosi da inutili proclami e pubblici commenti, procederà con l'utilizzo degli strumenti di legge e presso le sedi competenti per veder riaffermate le proprie ragioni, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti”.
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