La Svizzera attende Holdener e Suter: Wendy ricorda il fratello ed è pronta, Corinne ancora lontana dal top

La Svizzera attende il rientro di due grandi campionesse, costrette a chiudere anzitempo la scorsa stagione a causa dei rispettivi guai fisici.

In occasione dell'incontro di Dubendorf verso la nuova annata 2024/25, la plurimedagliata olimpica e mondiale, che si è rotta la caviglia sinistra in allenamento a metà dicembre in Val di Fassa e non è ancora rientrata in gara, avendo disputato quindi le ultime gare in occasione dei giganti di Mont-Tremblant, si è detta contenta del pieno recupero e delle sue attuali condizioni, prima di cedere alla commozione nel ricordo del fratello Kevin, scomparso a febbraio dopo una lunga malattia. “Un anno fa la situazione era già peggiorata, i trattamenti chemioterapici non funzionavano più – ha raccontato Wendy ai media nel meeting zurighese – Negli ultimi anni è stato sempre in terapia, era tutto molto difficile.

Almeno, posso dire di essere felice di come la famiglia ha affrontato questo lutto, ci siamo sostenuti a vicenda e penso che Kevin sarebbe molto orgoglioso di noi. Ci sono giorni in cui anche durante l'allenamento in pista penso a lui, altri nei quali non piango ma è inevitabile, mi manca sempre”.

Il prossimo 24 ottobre, SRF Sport trasmetterà un documentario nel quale lo stesso Kevin, che era il manager della sorella, è protagonista visto che il progetto era nato ben prima che le sue condizioni si aggravassero. Due giorni più tardi, ci sarà il gigante inaugurale della Coppa del Mondo femminile a Soelden e Wendy Holdener ha spiegato di non aver mai pensato ad un possibile ritiro, nonostante il suo infortunio e il devastante colpo del destino, due mesi più tardi. “In primavera ho fatto eliski, era il viaggio che Kevin aveva programmato, il suo sogno”.

Sul piano tecnico, la vice campionessa olimpica di combinata in carica lavora con Joerg Roten, che ha lasciato dopo tre anni il team di Henrik Kristoffersen. “Porta un approcciocompletamente nuovo, il che è molto entusiasmante. Mi sento molto bene fisicamente e non vedo l'ora che arrivi l'inverno. Obiettivi? Voglio essere una sciatrice migliore e, parlando di risultati, poter competere di nuovo per le vittorie in slalom”.

Diversa la situazione riguardo il recupero di Corinne Suter, ai box dallo scorso 26 gennaio quando, pur senza cadere, si ruppe crociato e menisco del ginocchio sinistro nella prima discesa di Cortina. La campionessa olimpica di discesa è tornata sugli sci da un mese e mezzo, con il primo approccio da “semplice turista” sul ghiacciaio del Plateau Rosà, ma “da persona abituata a pianificare tutto, negli ultimi 8 mesi ho dovuto cambiare le abitudini e devo ascoltare il mio ginocchio, almeno finchè continuerà a gonfiarsi non potrò forzare nulla”, ha spiegato Corinne, come riportato dai colleghi del “Blick”.

“Sì, manca ancora molto per una situazione buona, devo fare passo dopo passo e ho comunque tanta motivazione, non mi sono certo abbattuta”.

Per la velocista elvetica, si deciderà solo nelle prossime settimane se affrontare il blocco di allenamento, fondamentale, previsto a novembre a Copper Mountain. E di conseguenza, si capirà se il debutto nelle sue discipline, previsto il 14-15 dicembre a Beaver Creek, sarà possibile o meno.