Novanta gare divise tra uomini e donne: la prossima Coppa del Mondo tra equilibrio e... densità

Tre discese in più, con l'inserimento di una terza gara femminile individuale a Crans-Montana dopo l'addio alla combinata a squadre, lo stesso fatto a Kitzbuehel per il settore maschile, e un altro appuntamento concesso agli uomini jet a Chamonix, in modo da recuperare al tempo stesso il week-end saltato a fine novembre a Lake Louise.

Nella giornata di martedì si è rimodulato definitivamente il calendario della Coppa del Mondo 2023/24 e si è arrivati così ad un totale di 90 gare, equamente divise tra donne e uomini. Nel primo caso, le 45 sfide femminili sono divise tra 12 discese, 11 super-g, 11 giganti e 11 slalom, una situazione che renderà tutto ancora più interessante forse pure per la stessa classifica generale, anche se è evidente che servirà qualche “concessione” da parte di Mikaela Shiffrin che, per la verità, si è allenata parecchio nella velocità e disputerà parecchie gare di quelle discipline.

In campo maschile, c'è una certa discrepanza invece tra discese (13) e super-g (appena 8), con 11 giganti e 13 slalom, quindi qualche appuntamento in più con le gare tecniche rispetto a quelle veloci, anche se in chiave coppa assoluta potrebbe non cambiare moltissimo nel confronto tra Odermatt e Kilde, con il norvegese che certamente può sorridere per qualche discesa in più, mentre Marco Schwarz proverà ad inserirsi sfruttando i tanti appuntamenti tra i pali stretti, lui che punterà a fare bene sulle quattro discipline come dichiarato apertamente.

Il difetto di questi calendari? Il pochissimo spazio di recupero per gli atleti, visto che la densità è enorme con lo "Speed Opening" che è andato a riempire il periodo centrale di novembre e, senza Olimpiadi o Mondiali, anche a febbraio ci sarà da volare parecchio per gli atleti di entrambi i circuiti.

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