L'immensa carriera di Edoardo Frau si chiude con altre due coppe: "Ora focus sui Mondiali"

Con la cancellazione delle finali di Dizin, la Coppa del Mondo di sci d'erba si è chiusa ufficialmente lo scorso week-end con le competizioni di Tambre, che hanno premiato nelle classifiche generali l'austriaco Hannes Angerer e la slovacca Nikola Fricova. Seppure l'Italia guidata da Fausto Cerentin quest'anno non sia riuscita a raggiungere l'obiettivo massimo, con Edoardo Frau secondo nella graduatoria maschile e Margherita Mazzoncini e Ambra Gasperi quinte ex aequo tra le donne, la nazionale ha comunque recitato un ruolo da protagonista, con diciannove podi complessivi (di cui undici successi) e una serie di successi nelle classifiche di specialità, con lo stesso Frau vincitore delle coppe di super-g e gigante, Zamboni secondo in slalom e Mazzoncini regina del super-g, valsi la piazza d'onore nella graduatoria per nazioni dietro alla Repubblica Ceca.

Con le tre gare nella località bellunese, il mondo dello sci d'erba ha reso omaggio all'immensa carriera di Edoardo Frau: il 41enne campione di origine veneta, che vive in Valle d'Aosta, ha chiuso un percorso inimitabile in CdM aggiudicandosi il gigante conclusivo, un trionfo che gli permette di fissare a quota 53 i trionfi complessivi, con l'atleta del Centro Sportivo Esercito di diritto nella storia della disciplina con sei successi nella classifica finale (2009, 2013, 2014, 2017, 2018 e 2019), almeno dieci titoli di specialità e diciotto medaglie iridate, di cui quattro d'oro.

Un bilancio che potrà essere migliorato ulteriormente nei Mondiali di Stitna Nad Vlari, in programma dal 7 all'11 settembre nella località della Repubblica Ceca. “Concludere la stagione e la propria carriera con una vittoria non ha prezzo - ha commentato Frau - Ci tenevo tantissimo a vincere il gigante e nonostante fossi in ritardo nella prima manche, ho tirato fuori le unghie, sfornando una grande prestazione che mi è valsa anche la vittoria della coppa di specialità. E' stata una stagione partita non benissimo, ma finita in crescendo, c'è il rammarico di non aver vinto la generale ma il mio diretto avversario Angerer è stato più costante e l'ha meritata. La stagione non è finita, ci sono ancora i Mondiali e qualche medaglia mi piacerebbe portarla a casa...”.