Incredibile epilogo nella prima delle due gundersen in programma a Lahti, competizione che oltre al finale surreale ha seguito uno schema di gara molto singolare.
Jarl Magnus Riiber, partito con ampio margine sulla concorrenza, ha cominciato nel migliore dei modi, ampliando il suo vantaggio sugli inseguitori più pericolosi. Eric Frenzel ha infatti avuto un avvio letargico, tanto da accodarsi ad Akito Watabe, mentre i due venivano raggiunti anche da Jan Schmid e Lukas Klapfer.
Il tedesco ha alzato il ritmo solo nel corso del secondo giro e, cooperando con il giapponese, ha iniziato a recuperare terreno sul battistrada, risucchiando Håvard Klemetsen. Quest'ultimo e Klapfer si sono poi staccati dal teutonico e dall'asiatico durante la terza tornata, mentre Schmid ha resistito fino all'inizio dell'ultima.
Frenzel e Watabe hanno poi agganciato Riiber durante il penultimo chilometro. Tuttavia il teenager norvegese ha dimostrato nuovamente di saper gestire in maniera ideale le proprie forze, contrattaccando sull'ultima salita chi l'aveva raggiunto e riguadagnando terreno sui più esperti avversari.
Il giovanissimo scandinavo appariva destinato a vincere la gara, ma ha commesso un clamoroso errore. Anziché imboccare la strada per il traguardo, diversa rispetto a quella percorsa nei tre precedenti giri, ha effettuato la curva per tornare nuovamente sul tracciato!
Rendendosi conto dello svarione, anziché fermarsi e tornare indietro sul percorso corretto, ha letteralmente tagliato verso il rettilineo finale che correva in parallelo a una decina di metri di distanza. Pertanto, nonostante sia passato per primo sul traguardo, l'azione ha comportato l'immediata squalifica.
La mancanza di lucidità è quindi stata doppia perché, fermandosi e tornando sui suoi passi, Riiber avrebbe potuto salvare un piazzamento fra i primi cinque, se non addirittura il podio. Con il suo comportamento ha invece vanificato ogni sforzo.
Ringrazia sentitamente Frenzel, il quale si è trovato la vittoria servita su un piatto d'argento. Il ventisettenne sassone è infatti riuscito ad avere ragione in volata dell'encomiabile Watabe, nuovamente costretto a rinunciare al successo. Il tedesco ha quindi raccolto la settima affermazione stagionale, il giapponese la settima piazza d'onore!
Quantomeno "l'impresa" del buon Jarl Magnus non inficia la lotta per la Sfera di cristallo poiché le lunghezze di differenza tra i punti assegnati a primo (100) e secondo posto (80) sono tante quante quelle che separano il secondo (80) e il terzo (60).
Peraltro Frenzel è diventato il secondo combinatista della storia a toccare la soglia delle 30 vittorie in Coppa del Mondo (in precedenza l'aveva raggiunta solo Hannu Manninen, arrivato a 48). I successi all-inclusive sono invece 33, un traguardo che gli permette di scavalcare definitivamente Ronny Ackermann e di porsi in solitaria all'inseguimento del già citato Manninen (49).
Come se non bastasse il ventisettenne di stanza a Oberwiesenthal è diventato l'ottavo atleta della storia a collezionare 50 podi in gare valevoli per la Sfera di cristallo.
La bandiera norvegese ha comunque sventolato sul podio grazie a Jan Schmid, trovatosi promosso al terzo posto dal rovescio di Riiber. Quarto l'arcigno Klemetsen, mentre i tedeschi Johannes Rydzek e Fabian Rießle si sono prodotti nel loro consueto grande recupero nel fondo attestandosi alfine in quinta e sesta piazza. Klapfer ha invece pagato gli sforzi di inizio gara terminando nono, superato anche dal connazionale Bernhard Gruber e dal beniamino di casa Ilkka Herola.
In casa Italia Samuel Costa, 31° dopo il salto, non è partito alla luce della condizione atletica calante e della volontà di preservare il più possibile le energie in un weekend lungo. Armin Bauer dal canto suo ha concluso 35°, mentre Raffaele Buzzi ha portato a termine in 41^ posizione un più che dignitoso esordio.
Frenzel incrementa ulteriormente in classifica generale di Coppa del Mondo, portandosi a 1.011 punti contro gli 844 di Watabe. Rießle torna ad allungare nella corsa al gradino più basso del podio, issandosi a 689 contro i 573 di Graabak (oggi solo sedicesimo). Bisogna sottolineare come Riiber, senza la squalifica odierna e quella di Seefeld (transponder non ritirato al via), avrebbe potuto essere in linea con Rießle. Invece staziona a 384, alle spalle anche di Krog (440), Rydzek (431) e Gruber (415).
Domani si disputerà un'accessoria team sprint, mentre si tornerà a fare sul serio domenica con la seconda delle due gundersen in programma.
LAHTI HS130 / 10 KM
1. FRENZEL Eric (GER) 23'57"7
2. WATABE Akito (JPN) a 1"7
3. SCHMID Jan (NOR) a 32"2
4. KLEMETSEN Håvard (NOR) a 34"2
5. RYDZEK Johanes (GER) a 38"4
6. RIEßLE Fabian (GER) a 39"1
7. GRUBER Bernhard (AUT) a 39"5
8. HEROLA Ilkka (FIN) a 43"2
9. KLAPFER Lukas (AUT) a 43"3
10. FAIßT Manuel (GER) a 1'05"2
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