Dopo l’hat trick di Ruka il fuoriclasse di Oslo ha sbaragliato la concorrenza anche sulle nevi di casa a Lillehammer, conquistando due successi che gli hanno permesso di scrivere il primo record dell’inverno: nessun combinatista prima d’ora si era imposto nelle prime 5 gare stagionali del massimo circuito. In crescita la squadra tedesca, ma il primo “anti-Riiber” è Jørgen Graabak.
La Coppa del Mondo della combinata nordica ha appena mandato in archivio la seconda tappa stagionale tenutasi nel fine settimana a Lillehammer: un Jarl Magnus Riiber da urlo è riuscito a coprire le magagne di un week-end di gare da dimenticare per una delle discipline olimpiche invernali storiche.
Il misfatto è avvenuto nella serata di giovedì durante il Team Captains’ Meeting, quando i massimi dirigenti della combinata sono “caduti dal pero”, venendo a conoscenza della mancata presenza in Norvegia di squadre con almeno 4 elementi per poter disputare regolarmente il Team Event in programma per il sabato. Ore concitate hanno portato ovviamente all’annullamento della competizione in questione, sostituita con una ben più interessante gara individuale.
La questione di una certa gravità non è stata tanto la mancata disputa della prova a squadre (della quale nessuno ha sentito la mancanza), quanto il fatto che si è stati colti di sorpresa a tappa essenzialmente iniziata quando chi di dovere avrebbe dovuto accertarsi con buon anticipo l’effettiva presenza di almeno 8 formazioni utili alla causa.
Hanno striduto ancor più le frasi di circostanza rilasciate ai media, quando è stata cercata di evidenziare la buona salute della disciplina, che francamente è lontana dai numeri di qualche anno or sono. In tal senso fa specie che tra due settimane si ritorni a gareggiare a Ramsau, ove le strutture sono ormai superate da tempo ed in tempi recenti non sono mancati passaggi a vuoto nella gestione dell’evento.
Veniamo però al lato agonistico della combinata nordica, l’unico che salva la faccia alle tante negligenze del recente passato: come detto a Lillehammer Jarl Magnus Riiber ha scritto una pagina indelebile per la storia della disciplina in quanto nella gara di domenica è riuscito a portare a casa la quinta vittoria su cinque dall’inizio delle ostilità invernali, un traguardo che in precedenza nessuno era mai riuscito a raggiungere.
Sulle nevi amiche dell’Oppland, in gara-uno il ventiduenne di Oslo ha replicato uno degli assoli di Ruka, avendo guadagnato un vantaggio abissale sul trampolino e poi avendo gestito con totale serenità i 10 chilometri sugli sci stretti. Il giorno successivo, però, si può dire che per la prima volta c’è stata partita per almeno un avversario – al secolo Franz-Josef Rehrl, bravo a limitare il distacco nel salto anche grazie ad un atterraggio non perfetto di Riiber –, ma vedendo come poi si è sviluppata il resto della competizione si può dire comodamente che il norge non si è mai visto mettere in dubbio la quinta perla stagionale, portata a casa semplicemente andando via del proprio passo, stroncando l’austriaco in poco più di 4000 metri su un tracciato reso molto impegnativo da una fitta nevicata.
I numeri per il più giovane di casa Riiber fan sempre più impressione ed è francamente difficile ipotizzare un stop a meno di incidenti di percorso: le prossime gare del massimo circuito si terranno il 21 ed il 22 dicembre a Ramsau, ove lo scandinavo ha sempre avuto un buon feeling con il Normal Hill ospitante i Campionati Mondiali del 1999. Il Stiria il rischio sarà seriamente quello dell’assegnazione virtuale della sfera di Cristallo già dopo un mese di gare.
Per andare a scomodare il primo degli “umani” bisogna bussare nuovamente alla porta della Norvegia: ha fin qui disputato il miglior inizio di stagione della carriera Jørgen Graabak – secondo in ambedue le prove di Lillehammer –, i cui sogni di gloria si stanno scontrando con l’inscalfibile Riiber. Il campione olimpico di Sochi ha fin ora dimostrato una costanza di rendimento nel salto che raramente si era potuta ammirare, per di più si è sempre confermato tra i più veloci in volata, chiedere ai tedeschi per quanto avvenuto nella Gundersen di sabato.
Proprio il team Schwarz-Rot-Gold è finalmente riuscito a portare in gara qualcuno dei chiacchierati progressi compiuti in autunno nella componente salto: sul Lysgårdsbakken tutti i teutonici hanno mostrato passi in avanti rispetto a Ruka, tant’è che fin qui sono stati l’unica vera alternativa al dominio scandinavo. Con delle buone rimonte nel fondo e con dei testa a testa al cardiopalma nel finale, Vinzenz Geiger e Fabian Rießle sono riusciti a conquistare un terzo gradino del podio l’uno, chiudendo alla quarta piazza nell’altra gara. Passi in avanti anche per la leggenda portante il nome di Eric Frenzel (7° e 5°), mentre ancora in difficoltà Johannes Rydzek che quantomeno è riuscito a portare a casa il primo piazzamento stagionale nei migliori 15.
Oltre a Riiber e Graabak, la superpotenza norvegese può continuare a sorridere grazie al ragazzino Jens Lurås Oftebro (5° e 6°), ormai un inamovibile della top-ten, ed a tutta una serie di seconde linee in giovane età che ha raccolto i migliori risultati della carriera nel week-end – da citare il 16° posto di Andreas Skoglund ed il 19° di Kasper Moen Flatla. Dopo gli exploit di Ruka è invece rientrato nei ranghi Espen Bjørnstad (12° e 7°) che in ogni caso non ha mancato di rubare l’occhio nei segmenti di salto.
Globalmente meno brillanti le performance di austriaci e finlandesi, questi ultimi orfani di metà prima squadra che è alla ricerca dello smalto perduto sul trampolino: i Rot-Weiß-Rot sono stati tenuti a galla ancora una volta dalle seconde linee – se ancora le si può definire così –, ovvero Martin Fritz (8° e 10°) e Thomas Jöbstl (10° e 8°, nonché due dei migliori tre risultati della carriera), mentre i veterani insieme a Rehrl hanno evidenziato ancora un ritardo di condizione; tra i nordici, invece, gli unici risultati di peso li ha ottenuti Ilkka Herola (6° e 9°), salito di colpi soprattutto sugli sci stretti rispetto alle prestazioni non eclatanti di Ruka. Nuovamente in difficoltà nel fondo il Giappone, emblematici i risultati di Akito Watabe: 20° e 14°.
A Lillehammer i piazzamenti nei migliori dieci sono stati così spartiti: 7 alla Norvegia, 6 alla Germania, 4 all’Austria, 2 alla Finlandia ed 1 all’Italia. Proprio così, gli azzurri hanno conquistato un altro nono posto grazie a Samuel Costa in occasione di gara-uno, più in generale tutti hanno confermato quanto di buono fatto vedere nell’opening finlandese di una settimana fa. Il ventisettenne della Val Gardena ha trovato maggior continuità nel salto, riuscendo a chiudere alla 12^ piazza alla domenica e diventando il primo italiano nella graduatoria del massimo circuito.
Alessandro Pittin a sua volta ha ottenuto delle solide performance sul trampolino che gli hanno permesso di coronare delle rimonte sugli sci stretti fino ad altre due top-twenty (un 14° ed un 19° posto), mentre Aaron Kostner (33° e 26°) si è stabilizzato a ridosso della zona punti in quella zona di classifica ove avrà tempo e spazio per fare esperienza e migliorarsi. Va da se che per l’Italia questo è il miglior inizio di stagione da tanti anni a questa parte, attenzione però a non esasperare il concetto creando delle aspettative eccessive: al momento la zona di massimo risultato parrebbe essere appunto la parte bassa della top-ten, mentre per riuscire a sognare il podio servirà un ulteriore step in avanti nel salto da parte di tutti. Per la cronaca a Lillehammer ha gareggiato anche Lukas Runggaldier che ha chiuso entrambe le competizioni al 44° posto.
Nella classifica generale della Coppa del Mondo Riiber comanda a punteggio pieno con 500 punti, inseguito da Graabak a quota 335 ed Oftebro a 265. Primo tra i tedeschi è Geiger a 242 lunghezze, mentre tutti gli altri contendenti pagano un distacco non indifferente dal terzo posto virtuale.
Prossimo appuntamento con il massimo circuito è fissato a Ramsau, dove il 21 e 22 dicembre sono in programma due Gundersen con salto dal trampolino piccolo e successivi 10 chilometri di fondo. Nel prossimo fine settimana, invece, prenderà il via il circuito della Continental Cup da Park City, compreso quello femminile.
LILLEHAMMER I – HS 140 / 10 KM
1. RIIBER Jarl Magnus (NOR) 25’54’’5
2. GRAABAK Jørgen (NOR) a 46’’4
3. RIEßLE Fabian (GER) a 46’’6
4. GEIGER Vinzenz (GER) a 46’’7
5. OFTEBRO Jens Lurås (NOR) a 47’’8
6. HEROLA Ilkka (FIN) a 53’’9
Clicca qui per i risultati completi.
LILLEHAMMER II – HS 140 / 10 KM
1. RIIBER Jarl Magnus (NOR) 29’27’’4
2. GRAABAK Jørgen (NOR) a 20’’2
3. GEIGER Vinzenz (GER) a 47’’9
4. RIEßLE Fabian (GER) a 53’’3
5. FRENZEL Eric (GER) a 53’’6
6. OFTEBRO Jens Lurås (NOR) 58’’0
Clicca qui per i risultati completi.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Più letti in scinordico
Dobbiaco si divide in... quattro per Capodanno: sarà un avvio di Tour de Ski pieno di novità
Dal 28 dicembre con la Sprint a skating, sino al 1° gennaio 2025 con l'Inseguimento in classico, prima di spostarsi in Val di Fiemme, alla Nordic Arena ci saranno quattro format di gara per l'evento centrale dell'inverno.
15