La combinata nordica entra nella “Dimensione Riiber”

La combinata nordica entra nella “Dimensione Riiber”
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La combinata nordica entra nella “Dimensione Riiber”

L’opening della Coppa del Mondo della combinata nordica a Ruka ha lasciato un verdetto indelebile: Jarl Magnus Riiber è tecnicamente inscalfibile. La Norvegia ha conquistato 8 dei 9 piazzamenti in palio sul podio, ma anche l’Italia può guardare con ottimismo a quanto fatto in Finlandia.

La trentasettesima edizione della Coppa del Mondo di combinata nordica ha preso il via questo week-end dalla stazione sciistica di Ruka nei pressi della città di Kuusamo. Fin dalla giornata di giovedì, quando si sono tenute le sessioni di allenamento ed il Provisional Competition Round sul Rukatunturi, è stato evidente che la squadra norvegese fosse complessivamente molto più in palla nel salto che tutte le altre formazioni, un prologo emblematico a quello che poi è successo nei tre giorni successivi.

Infatti la superpotenza scandinava ha annichilito completamente le avversarie, concludendo la tappa di apertura con 8 podi sui 9 a disposizione, raccolti con quattro atleti differenti, ed altri svariati piazzamenti tra i migliori dieci. L’uomo più atteso era chiaramente Jarl Magnus Riiber che non ha deluso affatto le aspettative, anzi è riuscito ad impressionare oltre il pensabile.

Nella off-season il fuoriclasse di Oslo è riuscito a perfezionare la componente di gara che nello scorso inverno l’aveva tradito maggiormente, con sorpresa di tutti il salto: a Ruka Riiber ha costantemente trovato prestazioni da migliori tre, riuscendo in gara ad alzare l’asticella risultando il saltatore più forte del circuito e diventando il più grande nella storia della disciplina in questa componente. Infatti già nella competizione di sabato il ventiduenne norvegese ha definitivamente superato il connazionale Bjarte Engen Vik in quanto a segmenti di salto vinti in gare di primo livello, successivamente arrivando a quota 25 – lo scandinavo in attività sul finire del secolo scorso era arrivato a 23 nella sua illustre carriera.

Il dominio di Riiber nel salto si è quindi tramutato in tre gundersen una la fotocopia dell’altra: il margine abissale guadagnato sul trampolino su coloro che potrebbero impensierirlo sugli sci stretti ha permesso al norge di affrontare le prove di fondo senza alcun minimo patema d’animo, quasi che fossero delle banali sessioni di allenamento, andando a raccogliere tre vittorie su tre con una naturalezza disarmante.

Ciò che ha impressionato maggiormente relativamente al mattatore dell’opening stagionale è stata la grande solidità tecnica espressa nel salto, da un lato perché il Rukatunturi è unanimemente riconosciuto come contesto ostico in quanto il vento gioca un ruolo predominante e lui nonostante tutto è sempre riuscito a rimanere al vertice assoluto, dall’altro perché Riiber storicamente sui trampolini molto estremi faceva fatica ad avere margine in quanto le proprie performance sono basate più su una buona verticalità che sul mantenere la velocità, in tal senso era emblematico che sulle 23 serie di salto vinte prima di giovedì soltanto 3 erano arrivate su impianti ove è possibile saltare agilmente oltre i 140 metri (Ruka, Lillehammer e Trondheim). Tutto questo, abbinato al fatto che è uno dei 5/10 fondisti più forti del circuito, rende Riiber il prototipo del combinatista perfetto, anche meglio del miglior Frenzel di sempre.

Il primo dei combinatisti “normodotati” in quel di Ruka è stato il giovane e molto talentuoso Jens Lurås Oftebro, capace di archiviare tre terzi posti in altrettante gare. Il nuovo gioiellino di casa Norvegia ha dimostrato un’elevata consistenza sul trampolino, di fatto seconda soltanto a quella di Riiber, mentre nel fondo ha fatto intendere di sapersi difendere egregiamente ed all’occorrenza di poter avere anche un buono spunto finale, evidenziato nelle competizioni di sabato e domenica quando ha dato filo da torcere a due finisseur notevoli come Geiger e Graabak. Chiaramente il più giovane dei fratelli Oftebro non può rappresentare la vera alternativa al connazionale di tre anni più grande, ma sarà chiamato a confermarsi con continuità nelle prime dieci posizioni nel primo vero e proprio inverno nella categoria maggiore.

Secondi posti nelle gare finlandesi per Espen Bjørnstad, Vinzenz Geiger e Jørgen Graabak: il venticinquenne di stanza a Trondheim sembrerebbe essere l’unico in grado di provare ad insidiare Riiber nel salto, ma le lacune sugli sci stretti lo rendono un avversario dopotutto non così tanto scomodo; il primo vero e proprio rivale di Riiber nella corsa alla sfera di cristallo è al momento l’olimpionico su Large Hill di Sochi, capace di saltare con discreto profitto a Ruka e di conseguenza autore di constanti piazzamenti tra i migliori 5; infine il ventiduenne di Oberstdorf ha vacillato nel rendimento sul trampolino, raccogliendo comunque una top-ten ogni gara e quando tutto è andato per il meglio un podio.

Nella classifica generale della Coppa del Mondo Riiber è chiaramente a punteggio pieno con 300 punti, seguito dal trio Oftebro-Graabak-Bjørnstad a fermo tra le 170 e le 180 lunghezze, mentre Geiger è più attardato a 132 punti. Tutti gli altri contendenti per la sfera di cristallo hanno riscontrato problematiche differenti in Finlandia, perdendo già pesantemente contatto dalla vetta.

Tra questi ci sono i tre tenori Schwarz-Rot-Gold Fabian Rießle, Eric Frenzel e Johannes Rydzek. I principali protagonisti di quella “combinata germanica” che dominò la stagione 2016-’17 hanno palesato enormi problemi tecnici nel salto e de facto hanno recitato il ruolo delle comparse nel week-end di Ruka, raccogliendo appena un paio di top-ten in tre giorni. In particolare Rydzek non è riuscito a portare a casa nemmeno un punto valevole per il massimo circuito ed in generale nella squadra tedesca il ruolo di secondo violino è stato assunto a tutti gli effetti da Manuel Faißt.

Quasi altrettanto opachi ai teutonici gli altri naturali contendenti di Riiber alla Coppa del Mondo: Franz-Josef Rehrl ed Akito Watabe in primis, in secondo luogo anche i finlandesi Ilkka Herola ed Eero Hirvonen. Tra questi quello che si è difeso maggiormente è stato l’austriaco, di cui si possono considerare deludenti i tre piazzamenti “non nobili” nei migliori dieci visto il contesto di gara sulla carta era a lui particolarmente amico. Non brillantissimo sul trampolino ed assolutamente in difficoltà nel fondo il leader del movimento nipponico che per la seconda stagione consecutiva ha vissuto un opening in chiaroscuro, lasciando andare in fuga Riiber dopo neanche una manciata di competizioni. Le gravi lacune nel salto dei tedeschi le stanno mostrando anche i finnici, tra i quali si salva il solo Herola che però è alle prese con uno stato di forma non eccezionale, mentre Hirvonen si è preso la magra consolazione di essere il fondista più forte nella tappa di casa.

In tutto questo marasma di prestazioni deludenti di atleti non all’altezza dei nomi che portano, la seconda squadra più in crescita alle spalle della Norvegia è quella azzurra: le ottimistiche dichiarazioni della vigilia hanno trovato un primo riscontro positivo a Ruka, in un contesto di gara ultimamente ostico, in quanto è arrivata una top-ten e numerosi altri solidi piazzamenti in zona punti. Nella Gundersen sui 5 chilometri disputata venerdì Samuel Costa ha arpionato un nono posto di prestigio grazie ad un finale di gara ove ha messo in riga grossi calibri quali Geiger ed Herola, il giorno successivo Alessandro Pittin ha provato ad emulare il compagno di team fermandosi però all’undicesima posizione dopo un salto convincente, infine il giovane Aaron Kostner si è dimostrato il più constante nella tre giorni finlandese portando a casa due diciassettesimi ed un ventisettesimo posto. Gli altri due italiani scesi in pista – Lukas Runggaldier e Raffaele Buzzi – hanno faticato decisamente di più, non riuscendo nemmeno ad avvicinare le prime trenta posizioni.

La Coppa del Mondo della combinata nordica si sposta ora a Lillehammer: nella località che ospitò i Giochi Olimpici del 1994 sono in programma una prova a squadre 4x5 Km sabato 7 dicembre e la quarta gara stagionale a livello individuale domenica 8.

RUKA I – HS 142 / 5 KM

1. RIIBER Jarl Magnus (NOR) 13’30’’7
2. BJØRNSTAD Espen (NOR) a 53’’3
3. OFTEBRO Jens Lurås (NOR) a 1’17’’1
4. GRAABAK Jørgen (NOR) a 1’51’’7
5. RIEßLE Fabian (GER) a 1’52’’9
6. FAIßT Manuel (GER) a 1’53’’3

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RUKA II – HS 142 / 10 KM

1. RIIBER Jarl Magnus (NOR) 26’12’’7
2. GEIGER Vinzenz (GER)  a 48’’8
3. OFTEBRO Jens Lurås (NOR) a 48’’9
4. BJØRNSTAD Espen (NOR) a 54’’8
5. GRAABAK Jørgen (NOR) a 55’’0
6. GREIDERER Lukas (AUT) a 59’’4

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RUKA III – HS 142 / 10 KM

1. RIIBER Jarl Magnus (NOR) 25’36’’6
2. GRAABAK Jørgen (NOR) a 2’08’’8
3. OFTEBRO Jens Lurås (NOR) a 2’08’’9
4. REHRL Franz-Josef (AUT) a 2’11’’2
5. OFTEBRO Einar Lurås (NOR) a 2’57’’0
6. BJØRNSTAD Espen (NOR) a 2’59’’6

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