Federico Pellegrino: "Dedico la vittoria ai nuovi innesti nel team"

"Sono contento perchè oggi l'obiettivo era arrivare in finale che sarebbe stato un buon passo per mettermi alle spalle la precedente gara di Ruka e lanciarmi verso Davos" è il primo commento del valdostano che prosegue "E' il fine settimana più duro della stagione, ero rilassato di testa e le gambe giravano bene. I tecnici dei materiali mi hanno dato dei grandi sci, i miei avversari si sono eliminati a vicenda, io ho giocato benissimo di testa, in finale ne avevo e ho deciso di attaccare con anticipo perchè si era presentata l'occasione".

Non manca un pensiero per Johannes Høsflot Klæbo, uscito in semifinale per la rottura di un bastone dopo un incontro ravvicinato con il francese Lucas Chavanat: "Quando ho visto Klæbo fuori non mi è cambiato molto, lui è rimasto imbottigliato perchè il ritmo era un po' calato e lui è rimasto chiuso, sono dispiaciuto un po' per lui ma si riprenderà presto, è il più forte e deve soltanto rimanere rilassato. Sarà ancora più arrabbiato agonisticamente nelle prossime gare".

Le ultime parole di Federico Pellegrino sono per una dedica: "In Norvegia non ero mai riuscito a fare podio, oggi è arrivata una vittoria, si tratta di qualcosa di positivo. la vittoria è dedicata ai nuovi innesti nel team, tutto ciò che di nuovo è arrivato è riuscito a far si che insieme a chi mi ha seguito in passato, abbia contribuito a ottenere il massimo risultato. Adesso si torna sulle Alpi, bisogna provare a fare anche meglio".

In precedenza, Francesco De Fabiani aveva affidato a Facebook la sua reazione: "Sono deluso dalla mia gara, che era partita bene con la qualifica del mattino. Peccato per la caduta ai quarti di finale. Sono convinto di non aver sbagliato nulla, ma in un contatto con Chanavat sono rovinato a terra! La condizione però c'è e non c'è tempo per la delusione!". "Lo sguardo è alla 15 km TL di domani, sempre a Lillehammer per la tappa 2", continua il fondista valdostano oggi ventottesimo, "Non voglio dimenticare di ringraziare la squadra italiana, in particolare gli skimen per avermi preparato sci velocissimi. Complimenti a Federico Pellegrino, che ha dimostrato una volta ancora che la classe non è acqua"