Federico Pellegrino squalificato per una scorrettezza su Gros nei quarti di finale dove si era imposto dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle qualificazioni.
Le scorie del Tour de Ski non consentono ai norvegesi Johannes Hoesflot Klaebo e Emil Iversen, che peraltro al Cermis non si era neanche avvicinato, e ai russi Ustiugov e Bolshunov di schierarsi ai nastri di partenza della ormai tradizionale Sprint sulle rive del fiume Elba a Dresda. Le premesse per una giornata favorevole a Federico Pellegrino, che lo scorso anno qui si impose, ci sono tutte e il valdostano stacca il miglior tempo di qualificazione e si ritrova, sullo stretto tracciato cittadino, in un quarto di finale nervoso con il norvegese Paal Golberg, i russi Krasnov e Terentev, il francese Baptiste Gros e il tedesco Sebastian Eisenlauer. Pellegrino, nel giro decisivo va largo nella curva in discesa e si trova costretto a dover risalire posizioni. Piazza uno scatto di potenza salta tutti ma all'ultimo ostacolo il suo bastoncino va tra le gambe di Baptiste Gros che viene sicuramente danneggiato. L'azzurro si impone e solo qualche decina di minuti arriva la notizia della sua squalifica; si saprà più tardi che la giuria era dibattuta tra un cartellino giallo e la squalifica diretta e solo a maggioranza si è arrivati alla decisione. Gara finita per lui e trentesima posizione finale.
La squadra francese, tra le poche arrivate a Dresda al completo, piazza cinque fondisti in semifinale e ben tre, Richard Jouve, Lucas Chanavat e Baptiste Gros in finale dove affrontano le seconde linee norvegesi Sindre Skar e Erik Valnes e il russo Gleb Retivykh. Si impone, ed è la seconda vittoria in carriera dopo la Sprint di Dobbiaco di due anni fa, il ventiseienne Sindre Bjoernestad Skar che precede Retivykh e il ventiduenne norvegese Erik Valnes che sale per la prima volta sul podio alla quarta gara di Coppa del Mondo della carriera. Solo rimpianti transalpini con il quarto posto di Jouve, il quinto di Chanavat e il sesto di Gros.
Fra gli altri azzurri al via, ha sfiorato la qualificazione il giovane Michael Helleweger, chiudendo trentunesimo. Didi Noeckler si è classificato trentaseiesimo, quarantunesimo e quarantaduesimi Stefan Zelger ed Enrico Nizzi.
In campo femminile con la Norvegia e la Russia che lasciano a casa le reduci del Cermis e Maiken Caspersen Falla che conferma il suo non ottimale stato di forma uscendo in semifinale si assiste al trionfo della squadra svedese. Sono ben sei le suddite delle tre corone ad accedere alle semifinali e tre in finale: Maja Dahlqvist, Jonna Sundling e Stina Nilsson. Nell'atto decisivo si ritrovano a incrociare gli sci stretti con la statunitense Sophie Caldwell, la slovena Alenka Cebasek e la svizzera Nadine Faehndrich. Le svedesi chiudono la gara in gran parata con la vittoria di Stina Nilsson che raggiunge quattro primi posti in stagione e precede Maja Dahlqvist mentre al fotofinish Jonna Sundling brucia per il terzo gradino del podio la svizzera Faehndrich. Quinto posto per Sophie Caldwell, sesto per Alenka Cebasek.
Greta Laurent e Lucia Scardoni raggiungono i quarti di finale dove si ferma la loro corsa. La valdostana chiude al terzo posto la sua batteria ma il riscontro cronometrico non le consente di rientrare tra le due lucky loser: per lei il tredicesimo posto finale. E' ventottesima, invece, Lucia Scardoni che ha chiuso in sesta piazza il quarto di finale vinto da Stina Nilsson.
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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