La prima giornata di gare dei Mondiali junior, dedicata al salto speciale, è cominciata con la competizione col più alto valore dell’intera manifestazione iridata: quella individuale che ha riguardato il settore femminile. Una moltitudine di atlete, aventi già lo status di ‘big’ del circuito di Coppa del Mondo, hanno partecipato in quel di Park City ad una gara molto combattuta, che ha visto uscire vincitrice Manuela Malsiner.
L’azzurra è stata protagonista fin dagli scorsi giorni, quando si sono disputati gli allenamenti: infatti ha saltato costantemente da gate di partenza più bassi rispetto alle rivali, prendendo le misure all’impianto di Soldier Hollow, quello celebre per aver dato i primi due titoli olimpici a Simon Ammann nel 2002.
Nel momento in cui si è cominciato a fare sul serio, la gardenese ha effettuato le proprie performance con la stanga di partenza uguale alle avversarie, dimostrando di essere l’atleta da battere: nella prima serie di gara ha effettuato una prestazione da 93 metri, la migliore per lunghezza, ma non come punteggio totale. Infatti è stata battuta da Ema Klinec di 1.5 lunghezze, grazie alle valutazioni dei giudici.
Nella manche decisiva, Manuela ha sferrato l’attacco vincente alla slovena: una misura di 95.5 metri, nuovamente la migliore del segmento di gara, la ha permesso di sopravanzare l’atleta di Ziri, seppur perdendo, nuovamente, pesanti punti stilistici.
Tornando indietro di 11 giorni, quando la ragazza di Ortisei perse il podio per le valutazioni dei giudici in quel di Zao, appare evidente l’unico suo punto debole: il telemark. Per il resto tutto quadra, con un’alta qualità sul dente in fase di spinta, requisito indispensabile sui normal hill, i più frequentati dalle donne.
Per il settore femminile azzurro, questo è il 3° titolo juniores su 11 assegnati: prima della ventenne, si contano quelli di Lisa Demetz del 2007 e di Elena Runggaldier del 2010. Curiosamente tutte e tre le atlete citate provengono dalla Val Gardena, evidentemente una località in cui si lavora molto, molto bene. La sola Kamikawa può vantare altrettanti titoli, agevolata per aver dato i natali ad una certa Sara Takanashi.
Tornando alla competizione odierna, è elevata la delusione in casa Slovenia: l’ormai leader del movimento, Ema Klinec, infine seconda, si è presentata nello Utah come l’atleta da battere in assoluto, come era successo 12 mesi or sono a Rasnov: va detto, a sua discolpa, che effettivamente Malsiner ha uno stato di forma superiore, ma ormai rischia di divenire una piazzata, più che una vincente.
Chiude il podio un’altra atleta di Ziri, ossia Nika Kriznar. Per lei i rimpianti legati allo stile sono ancor maggiori che per l’italiana, infatti, il distacco dalla testa è stato di sole 1.9 lunghezze (un solo decimo dal secondo posto), ma con le peggiori valutazioni ricevute tra le prime tre classificate.
Per il team sloveno ci sarà tempo per rifarsi, già nei prossimi giorni: nella gara a squadre femminile ed in quella mista parte con buone chance per i titoli, sempre che i compagni d’avventura di Klinec e Kriznar siano all’altezza.
In tal senso, sono state di assoluta costanza le prestazioni della quattro tedesche, tutte nella top 10: Gianina Ernst (4^), Agnes Reisch (5^), Luisa Goerlich (7^) e Pauline Hessler (10^) hanno condotto una buona gara, ma il distacco dal podio è ampio, cioè di circa 20 punti.
La festa italiana non si è fermata soltanto alla Malsiner più ‘anziana’: infatti la sorella mezzana Lara ha colto un 6° posto che va oltre le previsioni della vigilia, rafforzato da due salti di eccellente fattura. Questo risultato dovrebbe valerle il posto assicurato ai Mondiali senior di Lahti, che prenderanno il via nella seconda metà del mese di febbraio. Inoltre, essendo stata la seconda miglior atleta nata nel 2000 e rimanendole tre stagioni da junior, i presupposti per bissare il successo di Manuela non possono che esserle favorevoli.
Hanno completato la top 10 due ragazze russe: la migliore è stata, a sorpresa, Ksenia Kablukova ottava, seguita dalla plurimedagliata a livello giovanile Sofia Tikhonova, la quale appare sempre più in regresso rispetto a due anni fa, quando vinse in quel di Almaty.
Menzione d’onore per le tre atlete appena fuori dalle migliori dieci: Daniela Haralambie (11^) si sta confermando atleta costante e soprattutto capace di presentarsi ad ogni appuntamento degno di nota, anche se distante pochi giorni da un altro; dodicesimo posto per la canadese Natasha Bodnarchuk, la migliore di una squadra sempre più in crescita, che spesso fa gareggiare le giovanissime anche in contesti difficili come la Coppa del Mondo; infine Kinga Rajda, autrice di una performance convincente che le è valso il secondo miglior risultato di sempre per una polacca in una manifestazione iridata, primato conquistato da lei stessa a Rasnov.
Ora le ragazze del salto speciale avranno un giorno di riposo, per poi riprendere con il team event a tinte rosa. L’appuntamento è fissato a venerdì 3 febbraio alle 20.15, ora italiana.
MONDIALI JUNIOR – HS 100
1. MALSINER Manuela (ITA) 239.8
2. KLINEC Ema (SLO) 238.0
3. KRIZNAR Nika (SLO) 237.9
4. ERNST Gianina (GER) 219.7
5. REISCH Agnes (GER) 214.6
6. MALSINER Lara (ITA) 213.6
7. GOERLICH Luisa (GER) 208.3
8. KABLUKOVA Ksenia (RUS) 207.1
9. TIKHONOVA Sofia (RUS) 204.8
10. HESSLER Pauline (GER) 204.2
Clicca qui per i risultati completi.
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