Sara Takanashi può essere ritenuta pienamente ritrovata dopo le due settimane difficili di fine gennaio. La giapponese, seppur senza dominare, ha infatti conquistato il successo nella prima gara di Ljubno.
La diciottenne nipponica ha fatto la differenza nella seconda serie, in cui ha inflitto pesanti distacchi a tutte le avversarie, riuscendo così a superare di 3.1 punti Daniela Iraschko-Stolz, leader a metà competizione.
L'austriaca non è stata irresistibile nella seconda serie, ma incamera il settimo podio consecutivo e soprattutto cede solamente 20 punti all'asiatica nella corsa alla Sfera di cristallo da cui è uscita definitivamente Carina Vogt, assente in quanto impegnata in un raduno in vista dei Mondiali.
Pertanto nella classifica generale di Coppa del Mondo Iraschko-Stolz mantiene il pettorale giallo con 862 punti contro i 773 di Takanashi. La gara dunque dice bene alla trentunenne di Eisenerz che, a due prove dal termine, potrà permettersi di perdere quaranta lunghezze a competizione e chiudere comunque al comando.
In realtà la stiriana potrebbe chiudere matematicamente la partita già domani nel caso dovesse guadagnare almeno dodici punti sulla giapponese. In altre parole in caso di successo nella competizione di domenica, Iraschko vincerebbe automaticamente anche la Sfera di cristallo.
Alle spalle delle duellanti si rivede Sarah Hendrickson che torna sul podio per la prima volta dal tremendo infortunio al ginocchio patito nell'agosto del 2013. L'americana è finalmente riuscita a mettere assieme due salti competivi nella stessa gara chiudendo automaticamente nei quartieri nobili della classifica. Per lei sarà difficilissimo difendere con successo il titolo mondiale ottenuto in Val di Fiemme, ma quantomeno partirà nel gruppo che si giocherà le medaglie, a cui appartiene anche Eva Pinkelnig.
Vero è che l'austriaca, quinta alle spalle anche dell'incostante norvegese Maren Lundby, non ha mai chiuso nella top-three, ma continua a flirtare con quel podio anche oggi sfumato per pochi punti. La Slovenia padrona di casa ha piazzato tre atlete fra le prime nove, ma la nuova leader del movimento Spela Rogelj, settima, è stata battuta da Maja Vtic, sesta. Va rimarcato il nono posto di Katja Pozun, alla caccia di un pettorale per i Mondiali.
La squadra italiana, orfana di Evelyn Insam impegnata in allenamenti pre-Mondiali, si è espressa sulla falsariga di quanto visto in tutto l'inverno. Elena Runggaldier è rimasta ai margini della zona punti, piazzandosi 34^, mentre Veronica Gianmoena non ha superato lo scoglio della qualificazione.
LJUBNO - HS 95
1. TAKANASHI Sara (JPN) 248.5
2. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 245.4
3. HENDRICKSON Sarah (USA) 237.1
4. LUNDBY Maren (NOR) 234.8
5. PINKELNIG Eva (AUT) 233.7
6. VTIC Maja (SLO) 232.9
7. ROGELJ Spela (SLO) 232.0
8. ITO Yuki (JPN) 226.8
9. POZUN Katja (SLO) 225.6
10. JAHR Line (NOR) 224.9
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Domani, con prima serie sempre alle ore 14.00, si replica.
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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