Via al Summer Grand Prix femminile. Sara Takanashi rimarrà imbattibile?

Per la verità la versione femminile del GP fatica a decollare. Se gli uomini possono ormai vantare calendari con un numero di competizioni nell’ordine della doppia cifra, le donne devono spesso accontentarsi di un numero di gare che si può contare sulle dita di una mano.

Così avverrà in questo 2016 poiché, dopo Courchevel, si disputeranno solamente altre due prove, per di più nel mese di settembre. In realtà gli appuntamenti avrebbero dovuto essere 5, ma la rinuncia di Almaty per concentrarsi sulle Universiadi 2017 ha ridotto a 3 le sfide in programma per le saltatrici.

Questo mini-Grand Prix avrà comunque una certa importanza. Infatti i risultati delle atlete verranno tenuti in considerazione per l’Olympic Quota Allocation List, ovvero la lista di qualificazione ai Giochi olimpici di Pyeong Chang 2018.

Considerando come i posti disponibili per la manifestazione a Cinque cerchi siano solo 35, è evidente come marcare punti sin dal principio possa risultare importante soprattutto per i movimenti di seconda fascia. 

Sul piano agonistico viene da chiedersi se l’egemonia di Sara Takanashi proseguirà ulteriormente. Sinora il Summer GP è stato un autentico feudo della fenomenale giapponese, che ha sempre conquistato la classifica generale e si è imposta in ben 13 delle 17 competizioni disputate nella storia, con una percentuale di vittoria del 76,5%!

Peraltro nel contesto estivo l’asiatica è imbattuta da tre anni e ha vinto le ultime 11 gare andate in scena.

Courchevel però è la località dove ha avuto i maggiori problemi. Qui è avvenuta la sua ultima battuta d’arresto (Ferragosto 2013) e soprattutto le uniche due prove in cui ha mancato il podio si sono disputate proprio sul Tremplin au Praz (K90/HS96)

La struttura è stata edificata nel 1990 in vista dei XVI Giochi olimpici invernali e ancora oggi resiste nella sua conformazione originale. Dal 2011 è stata oggetto di alcuni ammodernamenti, senza però mai subire ristrutturazioni vere e proprie.

L’utilizzo agonistico in campo femminile è stato minimo, in quanto si ricordano esclusivamente tre competizioni di Summer Grand Prix. Curiosamente tutte le gare disputate sinora hanno avuto come caratteristica quella di avere sul podio due atlete della stessa nazione.

Nel 2012 vinse la canadese Alexandra Pretorius davanti alle austriache Daniela Iraschko-Stolz e Jacqueline Seifriedsberger.

Nel 2013 si verificò un trionfo sloveno, con Ema Klinec a imporsi e Katja Pozun a occupare la terza posizione. Fra le due si inserì la giapponese Sara Takanashi, seconda.

Infine nel 2015 la prova si risolse con un’apoteosi nipponica. Takanashi spezzò il tabù e primeggiò davanti alla connazionale Yuki Ito. Il gradino più basso del podio fu occupato da Iraschko-Stolz.

Il record ufficiale femminile appartiene a Daniela Iraschko-Stolz, che il 15 agosto 2012 raggiunse i 100.5 metri (4.5 oltre l'Hs).

CLICCA QUI PER LA START LIST DELLA QUALIFICAZIONE