Esito a sorpresa nella prima delle due gare di Summer Grand Prix in programma ad Hakuba. L'atleta di casa Junshiro Kobayashi è riuscito a imporsi, trovando la più classica delle giornate di grazia dopo un lungo periodo di appannamento.
Il ventiseienne giapponese ha costruito la propria affermazione nella prima serie, dove ha realizzato un salto pressoché perfetto che gli ha permesso di scavare un profondo solco tra sé e tutti gli avversari. Il margine acquisito è stato più che sufficiente per difendersi nel successivo segmento di gara, raccogliendo così una vittoria insperata. Si tratta del secondo successo della carriera in una prova di Summer Grand Prix, dopo quello conquistato ad Almaty nel settembre 2015.
Piazza d'onore per Kenneth Gangnes, sempre più convincente. Il norvegese è stato favoloso nella seconda serie, dove ha fatto segnare nettamente il miglior punteggio recuperando tre posizioni rispetto a quella di metà gara. Il distacco da Kobayashi era troppo elevato per poter essere colmato appieno, tuttavia lo scandinavo ha firmato un risultato che fa morale e da' grande fiducia in vista del proseguo della stagione.
Poteva mancare un polacco sul podio? Ovviamente no e, nonostante l'assenza delle prime linee, la squadra diretta da Stefan Horngacher è riuscita a posizionarsi nella top-three. Merito di Klemens Muranka, autore di una prova parallela a quella di Gangnes. Il ventitreenne di Zakopane è stato finalmente in grado di incidere anche nel massimo circuito, dopo aver sinora lasciato il segno esclusivamente in Continental Cup. Per lui risultato pesantissimo, in quanto gli permette di candidarsi al ruolo di numero 7 del movimento e quindi di trovare costantemente spazio nel livello più alto.
Delusa la Slovenia, che nonostante uno splendido risultato di squadra (quattro uomini nei primi dieci) non ne ha piazzato neppure uno sul podio. Comunque sia si sono visti salti molto interessanti da parte dei giovani Anze Semenic, Anze Lanisek, Tilen Bartol e Rok Justin.
Da segnalare le buone performance di Simon Ammann, alfine sesto. Il veterano svizzero ha lasciato sul piatto più di 10 punti a causa del mancato appoggio del telemark in entrambe le serie, altrimenti avrebbe verosimilmente fatto compagnia a Junshiro Kobayashi e Gangnes.
Il Giappone fa festa per il successo, tuttavia deve fare i conti con una situazione problematica in ottica World Ranking List. Sakuyama ha mancato la zona punti e Ryoyu Kobayashi, quarto a metà gara, è scivolato alfine all'11° posto finale. Tradotto, o Ryoyu Kobayashi domani ottiene un risultato da podio, oppure la formazione nipponica rischia di avere solamente 4 atleti nel prossimo periodo di GP.
In casa Italia sono arrivati piazzamenti in linea con il potenziale espresso in allenamento. Davide Bresadola ha concluso 14°, ottenendo 18 punti pesantissimi in ottica WRL. Sebastian Colloredo si è invece classificato 27°.
A causa delle moltissime assenze è sostanzialmente immutata la classifica generale del Grand Prix. Nella nottata italiana si replica con un'altra competizione.
HAKUBA - HS131
1. KOBAYASHI Junshiro (JPN) 272.4
2. GANGNES Kenneth (NOR) 269.6
3. MURANKA Klemens (POL) 262.4
4. SEMENIC Anze (SLO) 260.1
5. LANISEK Anze (SLO) 259.7
6. AMMANN Simon (SUI) 257.4
7. KLIMOV Evgeny (RUS) 257.2
8. TAKEUCHI Taku (JPN) 256.0
9. BARTOL Tilen (SLO) 254.1
10. JUSTIN Rok (SLO) 252.4
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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