Lahti, "Grande classica" del salto con gli sci e dinosauro della disciplina [Presentazione]

ATTUALITA'
Il trittico di Vikersund ha permesso a Peter Prevc di portare a 572 lunghezze il suo margine nella classifica generale di Coppa del Mondo. A meno di eventi traumatici, la Sfera di cristallo è ipotecata.

Con 11 competizioni ancora da disputare, lo sloveno può puntare a battere i record relativi alla singola stagione stabiliti da Gregor Schlierenzauer nel 2008-'09:

- 13 vittorie
- 21 podi (20 + 1 ai Mondiali)
- 2083 punti

Il ventitreenne di Kranj attualmente vanta 12 successi (11 in Coppa del Mondo + i Mondiali di volo), 17 podi (16+1) e 1574 punti.

Alle sue spalle ci potrà invece essere lotta per gli altri due gradini del podio della classifica generale. In particolare l'austriaco Stefan Kraft appare in ottime condizioni. Alla lunga potrebbe impensierire il tedesco Severin Freund e il norvegese Kenneth Gangnes, attualmente secondo e terzo.

 

 

STORIA
I Lahti Ski Games, o Salpausselän Kisat, sono una manifestazione nata nel 1923 consistente in una serie di competizioni appartenenti a tutte le discipline nordiche.

Da allora l’evento è stato cancellato solamente tre volte. Nel 1930 per mancanza di neve, nel 1940 a causa della Guerra d’Inverno e nel 1942 per mancanza di fondi.

Ferma restando la storia dell’appuntamento, ai fini della presentazione verranno tenute in considerazione esclusivamente le cosiddette gare di primo livello, ovvero quelle inserite nel programma dei Giochi olimpici, dei Mondiali e nel calendario di Coppa del Mondo.

Lahti può essere considerata a pieno diritto una delle "Grandi Classiche" del salto con gli sci poiché ha mancato l’appuntamento con il calendario di Coppa del Mondo solo quando ha organizzato i Mondiali.

Ciò significa che in tutti gli inverni dal 1979-‘80 a oggi ha sempre ospitato competizioni di primo livello. Complessivamente nella località del Päijät-Häme se ne sono tenute 61 individuali, di cui 9 con valore iridato distribuite nell'arco di ben 6 diverse edizioni (1926, 1938, 1958, 1978, 1989, 2001).

Nel 2017 i Mondiali torneranno per la settima volta, pertanto l’imminente weekend sarà un’autentica prova generale in vista del prossimo anno.

Si gareggerà nel Salpausselän hyppyrimäet, complesso di trampolini che prende il nome dal Salpausselkä, una serie di enormi morene presenti nella Finlandia meridionale.

È singolare il fatto che il Large Hill, dove sono già andate in scena 40 gare di primo livello, non sia stato rinnovato in vista dell’imminente rassegna iridata.

Vuoi per un momento finanziario non esaltante, vuoi per indolenza, il comitato organizzatore ha deciso di intervenire solo sul Normal Hill, lasciando intatto il trampolino grande, la cui ultima ristrutturazione risale addirittura al 1985. In vista del 2017 sono state ammodernate solamente le canaline dell'inrun, ora efficienti in tutte le condizioni

Pertanto si gareggerà su un impianto dal profilo molto particolare (K116 - HS130) e di concezione ormai vetusta, essendo stato progettato nel lontano 1972.

Su questo autentico “dinosauro” sono sinora saliti sul gradino più alto del podio 29 atleti in rappresentanza di 10 diversi Paesi. Il finlandese Matti Nykänen, il tedesco Martin Schmitt e il polacco Adam Malysz sono i primatisti in tema di successi, essendosi imposti in 3 occasioni.

Sono sei gli atleti in attività a vantare almeno una vittoria sul trampolino grande del Salpausselän hyppyrimäet. Fra di essi Simon Ammann (2010 e 2011) è l’unico a essersi affermato due volte. Singolo hurrà per Janne Ahonen (1998), Richard Freitag (2013), Severin Freund (2014), Kamil Stoch (2014) e Stefan Kraft (2015).

Alla voce nazioni domina la Finlandia con 12 successi, seguita a debita distanza dalla Germania (6) e dall’Austria (5). Vengono poi Norvegia e Polonia (4); Giappone (3); Canada e Svizzera (2); Italia e Slovenia (1).

Il successo italiano è datato 7 marzo 1993 e porta la firma di Ivan Lunardi. In precedenza il fratello Virginio si era piazzato secondo nel 1990. 

Il record ufficiale del trampolino appartiene ex aequo all'austriaco Andreas Widhölzl e al combinatista tedesco Eric Frenzel, atterrati a 135,5 metri (5,5 oltre l'Hs) rispettivamente nel 2006 nel 2008.