Thomas Diethart: "Sto lottando per tornare quello di prima, ma l'obiettivo è vincere di nuovo in Coppa del Mondo"

Si corona la favola di Thomas Diethart, vince la Tournée dei 4 trampolini!
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Sci NordicoSalto maschile - Austria

Thomas Diethart: "Sto lottando per tornare quello di prima, ma l'obiettivo è vincere di nuovo in Coppa del Mondo"

Poco più di tre anni fa Thomas Diethart è stato in grado di realizzare una delle più grandi sorprese nella storia del salto con gli sci. Tuttavia, dopo i clamorosi fasti dell'inverno 2013-'14, la sua carriera è andata in continua discesa a causa di ripetute vicissitudini. Il venticinquenne austriaco, però, non ha nessuna intenzione di passare agli annali come una meteora e vuole tornare al vertice.

Arriva in Coppa del Mondo nel dicembre 2013 quasi per caso. Thomas Morgenstern cade rovinosamente a Titisee-Neustadt, dovendo rinunciare alla successiva tappa di Engelberg.

L'Austria ha pianificato di guadagnare un pettorale extra tramite Continental Cup. Dunque, per l'appuntamento svizzero, il posto libero non viene affidato al miglior rot-weiß-rot nel circuito cadetto (Michael Hayböck, impegnato appunto a raccogliere i punti necessari per la quota), bensì a chi gli sta immediatamente dietro, ovvero proprio Diethart.

Presentatosi tra i grandi senza alcuna credenziale, il neo arrivato ottiene inaspettatamente una quarta e una sesta piazza, guadagnandosi così fiducia anche per l'imminente 62^ Tournée dei 4 trampolini.

Quanto accade nei 10 giorni dal 28 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 resta una favola. Diethart, semi-sconosciuto praticamente privo di esperienza, si impone incredibilmente nella classifica generale della prestigiosissima manifestazione, mettendo le mani sull'ambitissima Goldener Adler battendo mostri sacri della disciplina quali il già citato Morgenstern e Simon Ammann.

Il proseguo dell'inverno è comunque di alto livello. Svariati piazzamenti di grido, compreso il quarto posto nella gara su Normal Hill ai Giochi olimpici di Sochi, dove peraltro si mette al collo la medaglia d'argento nel team event.

Una breakthroug season pazzesca, a cui però ha fatto seguito una perenne discesa. Nell'inverno 2014-'15 Thomas frequenta con costanza la Coppa del Mondo, senza però mai riuscire a fare ingresso nella top ten. Nell'estate 2015 sottovaluta un problema fisico e salta senza profitto, dovendo poi fermarsi in autunno per curarsi. L'handicap accumulato si traduce in un calo di competitività, con il ritorno nei circuiti cadetti.

Proprio durante una di queste gare - a fine febbraio 2016 - Diethart è vittima di una terribile caduta. È l'inizio del calvario vero e proprio, poichè ne seguono altre, che lo fanno sprofondare in un abisso. Nell'inverno appena concluso l'austriaco ha gareggiato pochissimo, faticando a lasciare il segno persino in Fis Cup, ovvero nella "Serie C" della disciplina.

Eppure il venticinquenne austriaco non si dà per vinto, come ha spiegato in un'intervista rilasciata all'emittente Örf.

Quali sentimenti provi ripensando alla stagione 2013-'14?
"È ancora difficile razionalizzare quanto mi è accaduto in quei mesi. Arriato in Coppa del Mondo a Engelberg i tecnici mi dicevano 'Ok, sei qui per fare esperienza, guarda come funzionano le cose a questo livello e se dovessi fare qualche punto sarà un successo'. Invece nel giro di pochi giorni ho addirittura vinto la Tournée. Pazzesco".

Cosa è cambiato per te?
"Quasi tutto. Sono entrato all'improvviso nella squadra nazionale ed era tutto diverso. Si trattava di un ambiente molto più professionale e anche più impegnativo. Dopo una stagione come il 2013-'14 è stato difficile porsi obiettivi, ma soprattutto è cambiato il mio atteggiamento e quello degli altri. Ora ero atteso, c'erano molte aspettative su di me, quindi anche io stesso mi sono messo addosso molta pressione. Non è semplice saltare rilassati con questi sentimenti. Con il senno di poi credo che il mio calo nel 2014-'15 sia dovuto a questo, non sono riuscito a gestire la mia nuova dimensione".

Dalla primavera del 2016 però è tutto peggiorato. Come stai adesso e cosa pensi di fare dopo le ripetute cadute?
"Al momento non sto vivendo una situazione facile.
La prima caduta è arrivata proprio in un momento in cui sentivo che stavo ritrovando me stesso ed ero sulla strada buona. Sono stato sfortunato con il vento e la mia stagione è finita così, proprio quando stavo per risollevarmi. Poi in estate sono caduto ancora e sinceramente nella mia testa si è rotto qualcosa. Mi manca fiducia, quella fiducia indispensabile per poter essere competitivi. Ora come ora sto lottando per ritrovarla".

Nel tuo futuro vedi ancora il salto con gli sci?
"Sicuramente! Il mio obiettivo è di tornare in Coppa del Mondo, anzi di tornare a vincere in Coppa del Mondo e chissà, magari anche di conquistare l'oro olimpico. I miei sogni d'infanzia sono sempre gli stessi. Non mi arrenderò così presto, continuerò a combattere.
Sto attraversando un periodo difficile, ma ne ho già passati diversi nella mia vita. Quindi proverò a ritornare al vertice".

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